Tappi per le orecchie e altri 6 consigli: come affrontare un’escursione da rifugio a rifugio
Tappi per le orecchie e altri 6 consigli: come affrontare un’escursione da rifugio a rifugio
Mi chiamo Grace e sono Hiking Community Manager nel Regno Unito. Nonostante il ruolo che ricopro a komoot, non sono un'alpinista esperta che può vantare un palmares di vette scalate – sebbene molte persone pensino che questo sia un requisito minimo per svolgere il mio lavoro. In fatto di escursionismo ho sicuramente un po’ più di esperienza della media, ma la verità è che trascorro la maggior parte del mio tempo libero a passeggiare tranquillamente lungo la costa gallese o a gironzolare nel Peak District. Fino a poco tempo fa, il concetto di escursionismo da rifugio a rifugio nelle Alpi era quindi del tutto sconosciuto anche a me.
Scoprire questi rifugi caratterizzati da letti comodi, buona cucina e vino (nel caso te lo stessi chiedendo, servono anche bevande analcoliche) è stata una vera sorpresa. L'idea di fare un'escursione di più giorni senza dover portare con me l'attrezzatura da campeggio – per non parlare della possibilità di sorseggiare un bicchiere di Pinot in cima a una montagna – mi sembrava geniale. Come mai non ne avevo mai sentito parlare prima?
Qualche anno dopo questa scoperta, ho così intrapreso un'escursione di tre giorni sulle Alpi francesi insieme a due colleghe (Carola e Anne). Ho poi deciso di dare il mio contributo alla community condividendo ciò che ho imparato dalla mia prima escursione da rifugio a rifugio: sono certa che qualche informazione possa essere d’aiuto a chiunque voglia provare questa esperienza. Di nuovo grazie a Carola per aver pianificato l’itinerario nei dettagli. Ora è il momento di svelare ciò che ho imparato sul campo – o meglio in montagna.
Lungo il percorso troverai bar e ristoranti, ma nessun minimarket che vende snack. Se hai mai fatto un'escursione con un certo dislivello, sai sicuramente quanto è importante fare pause spuntino per tenere su il morale e le energie. A Chamonix, punto di partenza della nostra escursione, abbiamo quindi fatto scorta di snack, tra cui c’era una quiche per il pranzo, che si è rivelata sorprendentemente pratica da trasportare nello zaino e più gustosa che mai a metà salita. Questo consiglio può risultare particolarmente utile se bar e ristoranti sono chiusi durante la tua escursione. Da queste parti il turismo è stagionale, quindi ricordati di controllare preventivamente giorni e orari di apertura!
Far respirare i piedi dopo una lunga giornata trascorsa con gli scarponi da trekking regala un sollievo impagabile. Entrambi i rifugi in cui abbiamo pernottato offrivano pantofole agli ospiti, il che ci ha evitato di doverle portare con noi (ovviamente puoi comunque usare le tue, se preferisci). Inoltre è consigliabile infilare nello zaino un paio di pantaloni leggeri e comodi per cambiarsi a fine giornata. Carola aveva ragione: è bello avere vestiti puliti da indossare prima di andare a letto.
L'escursionismo nelle Alpi è un'attività stagionale, quindi molti rifugi chiudono al termine dell'alta stagione che generalmente va da giugno a settembre. In piena estate prenotare è d’obbligo. Per farlo basta chiamare il rifugio al telefono (i numeri si trovano online) e avere una minima conoscenza del francese o inglese. Alcuni rifugi permettono anche di campeggiare* nelle loro vicinanze, il che è più economico e offre una maggiore privacy rispetto a un dormitorio condiviso.
*Nelle Alpi francesi le norme sul campeggio sono molto rigide, quindi controlla in anticipo dove è consentito eventualmente piantare la tenda.
Sebbene fossi alla mia prima esperienza in un’escursione da rifugio a rifugio, conoscevo le precauzioni minime da prendere per la nostra sicurezza. Controllare il meteo prima dell'escursione, preparare lo zaino di conseguenza e condividere il percorso con le persone a casa è d’obbligo prima di ogni partenza. Inoltre abbiamo sempre compilato il registro di presenza del rispettivo rifugio annotando ogni volta da dove arrivavamo e dove eravamo dirette. I rifugi condividono le informazioni tra loro per verificare che gli ospiti arrivino e partano in sicurezza, quindi è importante non saltare questo passaggio.
La maggior parte dei rifugi è dotata di camerate con letti singoli o letti a castello. In entrambi i casi si dorme molto vicini alle altre persone. A chi ha il sonno leggero consiglio di portare con sé una mascherina per gli occhi e dei tappi per le orecchie. Alcuni rifugi offrono stanze private, quindi se non ti piace l'idea di condividere la stanza con estranei, chiedi informazioni al momento della prenotazione.
Probabilmente desidererai riposare un po’ più a lungo per via della stanchezza accumulata nella giornata precedente, ma alzarsi all'alba vale davvero lo sforzo. Non dimenticherò mai i bellissimi spettacoli colorati cui abbiamo avuto modo di assistere – soprattutto quella mattina in cui eravamo le uniche sveglie e le nuvole sono comparse proprio quando tutti gli altri si sono alzati.
Il nostro café preferito sul percorso è stato quello che abbiamo scoperto grazie a un Highlight di komoot: Buvette de la Cascade de Bérard. Nascosto tra le montagne, con vista su una cascata, ha un'area salotto da cartolina, una toilette per i clienti e un'ottima selezione di dolci. Purtroppo ci siamo perse la festa techno di fine stagione, ma abbiamo comunque potuto godere di una pausa fantastica.
Se riguardo le foto del nostro viaggio, ci vedo sudate e con la faccia paonazza, ma felici oltre ogni aspettativa. Con certezza posso dire che questa esperienza mi ha cambiata. Mi ha reso consapevole di cosa si può fare senza una guida, mi ha ricordato quanto può essere bello spingersi oltre la propria comfort zone e mi ha fatto innamorare delle quiche!
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Testo e foto di Grace Wilson
Fare escursioni in gruppo, partire per un'avventura in solitaria e surfare nell'oceano sono le grandi passioni di Grace. Ama viaggiare, ma si sente a casa nel Peak District o nella sua roulotte posteggiata nella campagna gallese. Crede fermamente nell’importanza di incoraggiare sempre più persone a uscire all’aria aperta. L’avventura è parte integrante della sua vita, che si tratti di surfare, raccogliere bacche nella foresta o fare escursionismo nelle Alpi.