Ciclismo su strada – Raccolta by Michele Pelacci
2
giorni
5-6 h
/ giorno
199 km
4.840 m
4.830 m
Pur avendo pedalato in zona e avendo chiesto a persone che vengono da qui, non sono riuscito a capire come mai una dozzina di salite delle Langhe, tra le province di Asti e Cuneo, siano state intitolate a tanti campioni del ciclismo professionistico. Potrebbe essere una trovata dell’Unione Montana Alta Langa, per mettere un po’ di pepe al Bike festival della nocciola, ma chissà se c’è di più. Il giro delle “salite dei campioni” è un must per chi pedala in zona, ma come sia nato, per esempio, non è chiaro.
E chissà con che criterio sono stati assegnati i nomi! Da Coppi a Bugno, da Koblet a Gaul, salite che non hanno nulla a che fare con la storia di questi personaggi – e sulle quali presumibilmente quasi nessuno di loro è mai transitato – portano il loro nome e oggi sono conosciute come “la salita Pantani”, ad esempio.
Un itinerario, questo che ti propongo, le collega tutte: in poco meno di 200 chilometri, una gran quantità di dislivello ti permetterà di conoscere le migliori salite e alcuni dei più bei paesaggi delle Langhe meno note. Al di fuori di Barolo, La Morra, Monforte d’Alba e altri comuni limitrofi giustamente noti per la produzione di un ottimo vino rosso, infatti, puoi tracciare sulla mappa una sorta di mezzaluna che ha come stella polare il centro di Canelli, come confine orientale la Bormida di Millesimo e tantissime salite spaccagambe nel mezzo.
La bellezza di questi luoghi non ha nulla da invidiare a quella dei sopracitati comuni famosi. Essendo piuttosto difficili da raggiungere, queste zone delle Langhe sono rimaste selvagge e reali, ben lontane dal fenomeno del turismo di massa che interessa altre zone del Piemonte. Nonostante ciò, potrai trovare b&b di campagna nei posti più sperduti e osterie nei paesini più piccoli.
Tutto il percorso si svolge su strade asfaltate, spesso però su asfalto non ottimo. Ti consiglio quindi di non gonfiare al massimo gli pneumatici e di portare con te un kit per le riparazioni. Come si nota dai dati sul dislivello, non è una due giorni adatta a chi ha appena iniziato ad andare in bici: serve una certa resistenza, l’esperienza di poter rimanere in sella anche per cinque o sei al giorno e la capacità di compiere un bel po’ di salite una dietro l’altra. I rapporti della bici, inoltre, devono essere leggeri a sufficienza da permetterti di scalare pendenze che sfiorano il 20%: è consigliato un pacco pignoni grande al posteriore, in modo da avere un rapporto 1:1 o superiore. Ti consiglio anche di intraprendere questo viaggio in tutte le stagioni dell’anno tranne nei mesi più caldi (in salita si suda davvero tanto) e in quelli più freddi, siccome l’altitudine e le gelide discese diventano un fattore significativo d’inverno.
Una parte di questo percorso ricalca il tracciato, lungo circa due terzi, della Gran Fondo Alta Langa, una competizione amatoriale che non si svolge più dal 2019. Questa traccia, però, ti consente di fare tutte e dieci le salite dei campioni, e qualche altra ascesa non ufficialmente intitolata ma comunque da non sottovalutare. L’inizio ufficiale della traccia è a Bossolasco, ma puoi sfruttare la traccia completa per cambiare la partenza e l’arrivo come preferisci. Come accennavo, sono zone piuttosto remote e nessun comune sul percorso è servito da ferrovia o autostrade. Potresti sfruttare la stazione di Alba e poi la linea 120 di Granda Bus fino a Bossolasco, oppure raggiungere quest’ultima in macchina.
Non ti rimane che allacciare gli scarpini, prepararti ad assaggiare alcuni dei vini e dei piatti più buoni del Piemonte e partire!
Cosa aspetti a partire? Dai forma alla tua avventura e pianifica il percorso a tuo piacere basandoti sul Tour qui sotto.
Ultimo aggiornamento: 18 aprile 2024
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