La valle Trompia è il luogo in cui sono nato e cresciuto. Con questa Raccolta, desidero portarti lungo sentieri e strade forestali poco conosciute e frequentate. Il mezzo ideale per percorrere questi due percorsi è una mountain bike, anche se oggi le gravel, con pneumatici da 40 pollici o più e una trasmissione agile, sono adatte per affrontare questo itinerario.

Il percorso segue quello di un evento locale: il Valle Trompia Bike Trail, un raduno ciclistico che ho organizzato per tre edizioni con l'obiettivo di far conoscere questa zona prealpina che mi sta a cuore, per una questione di radici ancestrali e appartenenza territoriale. Qui attraverserai territori fragili, in via di spopolamento, poiché la popolazione si è sempre più avvicinata alla città negli ultimi decenni.

Non incontrerai passaggi tecnicamente troppo difficili; potremmo dire che è percorribile al 100%, sempre che tu abbia gambe allenate e un po' di esperienza nel fuoristrada. Alcune salite possono essere molto ripide, ma non temere di scendere e spingere la bici se lo ritieni opportuno durante il percorso.

Se sei veloce e pedali a un ritmo elevato, potresti completare l'intero percorso in una sola pedalata. Questo itinerario misura poco meno di cento chilometri con un dislivello di 3.100 metri. Se preferisci dividerlo in due, troverai qui nella Raccolta i due segmenti che lo compongono. Il punto di partenza e arrivo è il parco Rovedolo, un ampio polo sportivo con parcheggi dove potrai lasciare l'auto senza problemi, situato nel comune di Gardone Val Trompia, a circa 20 chilometri da Brescia. Se desideri raggiungerlo in bicicletta, si trova proprio lungo un tratto di ciclabile che collega la città di Brescia con la valle Trompia.

Ti consiglio di verificare la disponibilità di strutture ricettive alla fine della prima tappa. Ti troverai sull'altopiano di Caregno, una bellissima località ai piedi del monte Guglielmo, simbolo dell'intera provincia. Qui troverai ristoranti, B&B e tutti i servizi necessari per una sosta di due giorni.

Puoi affrontare questo itinerario nel periodo che preferisci, evitando magari il freddo dell'inverno quando il fondo potrebbe essere ghiacciato e pericoloso per le tue ruote, qualsiasi esse siano.