Nella natura selvaggia – tre escursioni nel Parco Nazionale della Val Grande

Secondo gli abitanti del piccolo comune piemontese di Cicogna, la Val Grande è uno dei parchi nazionali più selvaggi d'Europa. Le prove non mancano: si tratta dell’area naturale più estesa d'Italia, è di difficile accesso per via della difficoltà dei sentieri che l’attraversano, dentro il parco si è posto termine al disboscamento e agli alpeggi, ospita una biodiversità ricchissima e arrivarci in auto non è per niente facile.

Prima di continuare, però, vorrei avvisarti del fatto che i percorsi di questa Raccolta sono adatti a chi ha già una certa dimestichezza con l’escursionismo e gode di una buona forma fisica.

Nel Parco Nazionale della Val Grande è difficile costruire un itinerario di più giorni. I sentieri non mancano, ma più ci si addentra nel cuore del parco, più ci si imbatte in tratti tecnici. Inoltre, i bivacchi sono pochi e spesso in manutenzione. Piantare una tenda per la notte, poi, è quasi impossibile: il terreno è troppo ripido. Per questi motivi, ho preferito raccogliere qui delle escursioni giornaliere.

Da Cicogna si possono intraprendere una dozzina di percorsi diversi. Io ne ho selezionati tre consigliati dalla gente del posto, di varia difficoltà e lunghezza. Tutti, anche se di difficoltà diverse, sono caratterizzati da pendenze impegnative. Ad esempio, la salita al Rifugio Curgei ti fa guadagnare 800 metri di dislivello in soli due chilometri, con alcuni passaggi al 40%. La conformazione geomorfologica della Val Grande è questa, quindi la ripidezza fa parte del gioco.
Ti assicuro, però, che la bellezza della natura, i panorami, i fitti boschi di castagni, la ricca fauna e la maestosità delle Alpi valgono lo sforzo.

Cicogna sarà il tuo campo base e difficilmente non ti ci sentirai a tuo agio. Qui l'accoglienza è calorosa e l'atmosfera autentica. Non c'è molto a Cicogna, a parte il ristorante nella piazza principale, un ostello e un agriturismo. Non c'è un negozio di alimentari, quindi è meglio fare scorta prima di partire. L'ostello del Parco, gestito da Massimo, Silvia e Andrea, è un gioiello. È semplice, senza fronzoli, ma c'è tutto ciò che serve: convivialità, pulizia, fascino. Massimo fa anche un pane fatto in casa pazzesco. L'ostello offre posti letto in camerata e stanze singole, ma ti consiglio di prenotare con anticipo. In alternativa, anche l'agriturismo Corte Merina offre posti letto e qualche piazzola per le tende. La struttura, poi, vende formaggi di pecora, salsicce e miele di propria produzione.

Il periodo migliore per godere delle meraviglie della Val Grande va da inizio maggio a fine settembre.

Resta la parte più difficile: come arrivare a Cicogna. La prima opzione è quella di spostarsi in auto. Tieni presente, però, che con furgoni e camper è impossibile percorrere questa strada: le curve sono troppo strette e c’è una galleria che impedisce il passaggio di veicoli alti e larghi. La seconda opzione è quella di arrivare in treno a Verbania-Pallanza. Da lì puoi chiamare un taxi, ma attenzione al portafogli: spenderai circa 75 euro. In alternativa, puoi provare a prendere accordi con l'Ostello del Parco al momento della prenotazione per vedere se qualcuno dei gestori andrà in città il giorno del tuo arrivo. In questo modo potranno darti un passaggio dalla stazione.
In sintesi, bisogna guadagnarsi l’arrivo a Cicogna, ma anche per questo la sensazione di essere disconnessi dal resto del mondo sarà ancora più forte. Fa parte del fascino del luogo!