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La storia della Ferrovia della Morte a Kanchanaburi, in Tailandia
Dal 1942 al 1943, durante la seconda guerra mondiale, 60.000 prigionieri di guerra alleati americani, australiani, britannici e olandesi e circa 100.000 civili asiatici furono costretti al lavoro forzato per costruire la ferrovia Tailandia-Birmania dalle forze giapponesi che occupavano la Thailandia.Si trattava di una linea ferroviaria lunga 415 chilometri tra la Thailandia e la Birmania sulla punta della penisola condivisa, i cui binari venivano faticosamente scavati a mano attraverso il terreno della giungla e gli affioramenti rocciosi per creare una via di trasporto per armi, truppe e rifornimenti.Nel periodo "Speedo" del 1943, la richiesta di completamento accelerò rapidamente, esacerbando le condizioni tortuose. Durante la costruzione, circa 13.000 prigionieri di guerra e 90.000 civili provenienti da Tailandia, Birmania e Malesia morirono di brutalità, malattie e malnutrizione, dando al percorso il nome di “Ferrovia della Morte”.La ferrovia operò fino al giugno 1945 e i binari del confine furono distrutti nel 1946 per ordine dell'Impero britannico per proteggere i suoi interessi nella Birmania occupata.
5 maggio 2024
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