Le "Porte Vinciane" sul Canale dei Navicelli

Per collegare efficacemente il porto di Livorno con Firenze e l’entroterra toscano attraverso la via fluviale dell’Arno, durante il governo di Cosimo I de' Medici fu realizzato un canale che dalla Porta a Mare di Pisa portava fino alla Fortezza Vecchia di Livorno. Il tracciato, progettato nel 1541, negli anni 1574-75 raggiungeva finalmente la città labronica, con una lunghezza complessiva di 22 km.
Nel XVIII secolo il tracciato subì importanti modifiche e con Pietro Leopoldo di Lorena presso la darsena di Pisa, fu costruita un’imponente chiusa in muratura. Questa, associata alla vecchia "Cateratta Maestra" posta direttamente sull’Arno, costituiva una sorta di vasca di compensazione, grazie alla quale si poteva regolare al meglio il livello d'acqua per chi era in transito.
Altre modifiche avvennero all'inizio del '900: rettifica di alcuni tratti, aumento del fondale e allargamento delle sponde. Ma in seguito ai pesanti bombardamenti dell'ultima guerra nel quartiere di Porta a Mare, le strutture furono abbandonate e i Navicelli vennero sbarrati all'altezza dello sbocco in Arno, anche perché questo collegamento tra il fiume e la rete di canali di Livorno permetteva ai sedimenti di spostarsi da nord verso il porto labronico e di insabbiarlo (con un deposito di sedimenti di circa mezzo metro all'anno).
Nel 2017 è stato varato un progetto che punta a riutilizzare Canale dei Navicelli per le comunicazioni tra i due capoluoghi, valorizzando così il turismo e l'importante cantieristica sviluppatasi lungo il canale, senza nuocere ai fondali della Darsena Toscana. Ciò sarà reso possibile grazie alle nuove Porte Vinciane, cioè a un particolare tipo di chiuse che devono il nome al loro probabile ideatore, Leonardo da Vinci, e che permetteranno di aprire o chiudere il Canale dei Navicelli a seconda delle maree o del livello dell'Arno (che in alcuni periodi può essere anche 1,5 metri più alto del canale).