Pereto

Il borgo di Pereto ha origini antichissime, tanto che è già nominato nel placito feltrano dell’885. Se la misteriosa costruzione in pietra che oggi è possibile vedere sul punto più alto dello sperone di roccia è ancora di identificazione incerta, è invece appurato che buona parte del roccione sia stata scavata e utilizzata come materiale d’impiego per diverse costruzioni della zona. Quasi sicuramente la posizione dominate che oggi detiene, quindi, non era così evidente come al tempo in cui il roccione arrivava a lambire le pareti della piccola chiesa di San Patriniano, ancora presente. Le possibili funzioni di questo edificio potrebbero dunque essere diverse: poteva ad esempio essere parte del sistema di difensivo, ad esempio una torre d’avvistamento, oppure molto più probabilmente era l’abitazione di un cellare, un eremita (di solito laico) che viveva rinchiuso in piccoli spazi e con il sostentamento delle sole offerte di cibo che gli proveniva dall’esterno. Ci sono numerosi riscontri che i cellari erano frequenti in questa zona e tale ipotesi è inoltre avvalorata dal fatto che tale manufatto sia tutt’oggi di proprietà ecclesiastica. La struttura si presenta in pietra e mattoni di circa 3 metri d’altezza con tetto a coppi, la porta d’accesso è sormontata da un’apertura con davanzale in pietra, mentre sul davanti è apposta una grande croce di ferro.