Palazzo Arcais

Il palazzo deve il suo nome al titolo nobiliare di Don Damiano Nurra Conca, concesso dal re sabaudo Carlo Emanuele III. insignito del titolo di Marchese d'Arcais con diploma del 23 agosto 1767. Il titolo di Arcais deriva dai nomi di due peschiere, Arcai Mannu e Arcai Pittiu nei pressi di Zerfaliu, che fanno parte del patrimonio immobiliare del Marchese. Il ricco possidente oristanese, venuto a conoscenza del progetto del Regno Savoia di popolare la Penisola del Sinis per meglio difendere il Golfo di Oristano, sempre minacciato dalle incursioni barbariche, chiese allo stesso Vicerè di Sardegna, Alfieri di Cortemiglia, l'infeudazione del territorio proponendo di pagare 216.000 lire piemontesi, pari a 254.000 scudi sardi.
In Corso Umberto, nel cuore della città, sorse il palazzo residenziale di Don Damiano Nurra Conca, e alla sua generosità si deve anche la costruzione di una chiesa e di un convento, donati all'Ordine dei Carmelitani il 27 aprile 1782, nel Latino, ritrovato nella Chiesa del Carmine, indica il luogo dove fu sepolto don Damiano Nurra d'Arcais il 15 giugno 1790. L'edificio presenta una facciata austera, appena movimentata dagli schermi scolpiti in trachite rossa; danno invece una nota decisamente più frivola i balconi semicircolari che ornano le aperture al piano terra. Una cupola a campana illumina la scala interna, che si biforca dopo la prima rampa e conduce ai piani superiori dell'edificio. Attualmente l'edificio appartiene al Consiglio Provinciale di Oristano.
Fonte: comune.oristano.it/it/amministrazione/luoghi/luogo/Palazzo-Arcais