Japanischer Garten

Parte del Parco dei Giardini e di una delle aree tematiche

I giardini giapponesi sono un'espressione della filosofia e della storia giapponese. Tali giardini a volte si trovano su proprietà private, nei parchi cittadini, nei templi buddisti o nei santuari shintoisti, nonché in siti storici come gli antichi castelli.Una forma speciale a cui appartengono molti dei giardini giapponesi più famosi è il giardino Zen in stile Kare-san-sui, in cui l'acqua e le piante più grandi sono completamente evitate. Questi giardini rocciosi sono diventati popolari anche come miniature a forma di scatola larga circa trenta centimetri per la scrivania. Nello stile Tsukiyama (colline artificiali), invece, sono rappresentate montagne di pietre e piccole colline, e uno stagno rappresenta il mare. Quindi è praticamente un paesaggio in miniatura.

StoriaLe origini dei giardini Zen risalgono ai giardini cinesi intorno al primo anno, che risalgono al Taoismo e al principio di Yin e Yang. Intorno al 612, un uomo coreano di nome Shikomaro (che significa brutto Maro) divenne famoso in Giappone per aver progettato imponenti giardini. Durante il periodo Nara (dal 710 al 794) iniziò un'implementazione più libera della natura nel giardino. Nel periodo Heian, dal 794 al 1185, i poeti emersi in questo periodo furono responsabili dei giardini. Anche il famoso Tempio Ryōan-ji fu costruito intorno al 1000/1100. A ciò si aggiungeva lo stile dell'architettura Shoin, attraverso la quale i giardini sono visti solo da determinate angolazioni, ma non si vede mai il tutto.Dal 1615, cioè durante il periodo Edo, si conoscono i primi giardinieri a tempo pieno. In breve tempo è emersa una specializzazione nei più piccoli dettagli. Presumibilmente, Kyōto fu risparmiata dalle bombe nel 1945 grazie ai giardini.