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Castello Ruffo di Scilla

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Castello Ruffo di Scilla

Castello Ruffo di Scilla

Highlight – Escursionismo

Consigliato da 15 escursionisti

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Posizione:Scilla, Reggio Calabria, Calabria, Italia

Le migliori escursioni verso Castello Ruffo di Scilla
Suggerimenti
  • Castello Ruffo di Scilla
    La sua storia risale ai tempi della Magna Grecia. Si dice che sia stata creata dal tiranno Anaxillas, morto nel 476 a.C. BC, per proteggersi dagli attacchi dei pirati. Costruita come avamposto della città di Rhegion, la fortezza fu strappata alla città da Dionisio I di Siracusa e dopo circa 50 anni tornò sotto il controllo della città di Rhegion sotto Timoleonte.
    Anche sotto i romani servì a difendere Reggio. Nel medioevo passò sotto il controllo bizantino e fu utilizzato dai Basiliani come monastero dedicato a San Pancrazio. Nell'XI secolo l'edificio passò in possesso del sovrano normanno e duca di Puglia e Calabria Roberto il Guiskard. Nel 1255 il complesso fu ampliato per conto degli Hohenstaufen Manfredi di Sicilia. Nel XIII secolo passò a Carlo I d'Angiò.
    Sotto gli Aragonesi, nel corso del XV secolo, con la diffusione delle armi da fuoco, il castello medievale venne adattato e trasformato in fortezza rinascimentale. Nel 1469 passò nuovamente di mano, cadendo nelle mani di Gutierre De Nava, cavaliere castigliano di presunta discendenza tedesca. Nel 1533 i Ruffo acquisirono la fortezza rinascimentale e vi stabilirono la loro residenza nel 1620. Allo stesso tempo, nel seminterrato era ospitato un sotterraneo, noto per le sue torture. All'inizio del 18° secolo perse completamente la sua importanza militare. Nel 1713, durante la guerra di successione spagnola, fu occupata dalle truppe asburgiche. Dopo la pace di Vienna del 1738 passò al Regno Borbonico delle Due Sicilie.[4] Dal 1770 al 1772 ebbero luogo i primi lavori di fortificazione moderna.
    Anche il Castello Ruffo di Scilla fu colpito dal terremoto della Calabria del 1783 e di conseguenza la prigione fu chiusa. Dopo la fine della Repubblica Partenopea nel 1799, il complesso fu occupato dalle truppe napoleoniche. All'inizio del 19° secolo, i francesi e gli inglesi passarono di mano più volte durante le guerre di coalizione. Dopo la temporanea occupazione francese nel 1806 sotto il generale Louis de Partouneaux, i francesi poterono riprendere possesso della fortezza nel febbraio 1808. Dopo che l'edificio subì ingenti danni a causa del fuoco dell'artiglieria durante i precedenti assedi, tra il 1811 e il 1813 vennero effettuati lavori di ristrutturazione che caratterizzano l'aspetto attuale della rocca. In particolare, dopo un fulmine sulla polveriera nel 1812, che danneggiò gravemente l'edificio e uccise due ufficiali, la struttura originaria della struttura venne notevolmente alterata. Alla fine dell'epoca napoleonica del precedente edificio rimase ben poco.
    Durante il “Corso dei Mille” del 1860, il complesso fu ceduto ai volontari di Giuseppe Garibaldi senza opporre resistenza. Presumibilmente, dopo la consegna, lo stesso Garibaldi issò il tricolore sulla fortezza.
    Durante il terremoto di Messina del 1908, le parti più antiche dell'edificio ancora esistente furono in gran parte distrutte, tanto che dell'antica residenza dei Ruffo non resta nulla.[4] Nel 1913 fu eretto un piccolo faro sul bordo settentrionale della cengia, tuttora gestito dalla Marina Militare Italiana. Fino alla seconda guerra mondiale, la fortezza fu utilizzata, tra l'altro, dall'artiglieria costiera italiana. Alla fine del 20° secolo, nelle ex fortificazioni fu ospitato un ostello della gioventù. Dopo ampi lavori di restauro, da allora è stato utilizzato per mostre e conferenze, tra le altre cose.
    Testo/Fonte: Wikipedia
    de.wikipedia.org/wiki/Castello_Ruffo_di_Scilla

    Tradotto daVedi originale
    • 1 giugno 2022

  • Castello Ruffo di Scilla
    Residenza barocca della famiglia Ruffo
    Il castello fu acquistato da Paolo Ruffo nel 1533 e fu residenza della sua famiglia da allora fino all'inizio del 1600. A riprova di ciò, una grande lapide a testimonianza del restauro e lo stemma della famiglia Ruffo, proprio al cancello d'ingresso, cui si accede da un ponte. E poi siamo in questa meraviglia: riconosciamo la cantina a volta incassata, il cortile interno e la scala esterna che conduce alla residenza Ruffo. La disposizione irregolare e gli edifici con stili completamente diversi permettono di riconoscere le diverse epoche in cui sono stati ristrutturati. Tutto però è stato conservato secondo la disposizione tipica delle fortezze. Ma non è l'unica bellezza: l'edificio sorge direttamente sul promontorio a picco sul mare con i due porti di Scilla
    Testo / Fonte: Turismo Reggio Calabria
    turismo.reggiocal.it/it/cultura/castelli-e-fortezze/castello-ruffo-di-scilla#:~:text=The%20castle%20was%201533%20by,%C3%BCber%20a% 20Br%C3%BCcke%20is%20ottenuto.

    Tradotto daVedi originale
    • 1 giugno 2022

  • Il castello cittadino di Castello Ruffo di Scilla troneggia su una lingua di terra che si protende nel mare tra la spiaggia e il porto. Il castello può essere visitato come parte di una visita guidata o da soli e godere dell'incomparabile vista sul mare e sulla costa.

    Tradotto daVedi originale
    • 15 aprile 2023

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Posizione:Scilla, Reggio Calabria, Calabria, Italia

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