Reggio Calabria
Melito di Porto SalvoChiesa Santi Pietro e Paolo
Reggio Calabria
Melito di Porto SalvoChiesa Santi Pietro e Paolo
Highlight – Escursionismo
Posizione:Melito di Porto Salvo, Reggio Calabria, Calabria, Italia
La Chiesa Santi Pietro e Paolo era una volta una sede protopapale e ha subito vari restauri, tra cui uno nel 2001. Una tela raffigurante i santi Pietro e Paolo sull'altare maggiore è stata rubata.
15 gennaio 2023
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, Pentedattilo
Anche la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo è una delle bellezze da ammirare in questo borgo: di probabile origine bizantina, a navata unica e campanile quadrato, in armonia con la facciata barocca della chiesa. La cupola è in stile bizantino con sommità ottagonale ricoperta di ceramica. Questa chiesa era arredata con numerosi manufatti di pregio e ospita le tombe della famiglia Alberti.
Testo / Fonte: Turismo Reggio Calabria
turismo.reggiocal.it/it/conurbazione/il-territorio-greco-grecanico/pentedattilo
1 giugno 2022
Questa chiesa di Pentedattilo era dedicata ai due Santi Pietro e Paolo (Santi PIETRO e PAOLO), conosciuti anche come il “Principe degli Apostoli”. La loro festa comune nel calendario dei santi è il 29 giugno.
* Simone, soprannominato Pietro (Roccia), era un pescatore sul Mar di Galilea quando – insieme al fratello Andrea – fu chiamato da Gesù Cristo ad essere “pescatori di uomini”. Secondo la concezione cattolica, è l'apostolo supremo e la linea di papi lunga due millenni - attualmente Francesco - è il suo successore. Nelle statue e nei dipinti Pietro è quasi sempre raffigurato con due chiavi in mano; questo attributo si riferisce al detto biblico di Matteo: “A te darò le chiavi del regno dei cieli; Tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli” (capitolo 16, versetto 19).
* Paolo inizialmente era un oppositore del movimento cristiano e non fu chiamato all'apostolato da Gesù Cristo durante la sua vita come gli altri apostoli, ma si convertì solo più tardi con la famosa “esperienza di Damasco”. Il suo attributo è la spada con la quale fu giustiziato. Secondo il diritto romano dell'epoca, tale condanna era un “privilegio” (morte rapida e non associata ad una lunga e dolorosa agonia come altri tipi di esecuzione) a cui avevano diritto i cittadini di Roma.
7 ottobre 2023
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