Paimpol

Reso famoso dagli scritti di Pierre Lotti (Pescatore islandese pubblicato nel 1886), Paimpol è un vasto porto di pescatori misto all'ozio di un grazioso porto turistico. Nel centro della città rimangono le case risalenti al XVI secolo che conferiscono un bel carattere alla città.

Idealmente situata sulla strada della dogana (GR 34), la città dispone di numerosi negozi e servizi in grado di soddisfare tutte le tasche. Una stazione ferroviaria è servita quotidianamente dai treni da Guingamp.

Dal Medioevo fino al suo periodo di massimo splendore nel XIX e all'inizio del XX secolo, Paimpol era un centro di pesca. I pescatori si specializzarono nella cattura del merluzzo e portarono le loro barche attraverso l'impetuoso Atlantico fino alle coste dell'Islanda e di Terranova.

Pierre Loti descrisse la dura esistenza dei pescatori e dei loro parenti nel suo libro del 1886 “I pescatori d'Islanda” e Théodore Botrel si occupa anche del destino dei marinai nella sua chanson “La Paimpolaise”.

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Ci sono due moli. Quello più nuovo ha una chiusa in modo che le barche possano rimanere in acqua anche con la bassa marea. Questo fu anche il motivo principale della costruzione del porto, perché le golette dei pescatori soffrirono di toccare ripetutamente il suolo.
Nella parte più antica del porto c'è un bacino che potrebbe essere chiuso in modo che le navi più grandi possano essere riparate proprio lì (bacino di carenaggio).
Intorno al porto sul lato paese ci sono alcuni ristoranti e sul lato mare ci sono negozi di "attrezzi da mare" (pesca, vela, ecc.).