Wittelsbacher Palais (anche quartieri della Gestapo)

Il Wittelsbacher Palais era un palazzo cittadino neogotico della famiglia Wittelsbach nell'odierna Brienner Straße 20 a Monaco di Baviera. Fu costruito tra il 1843 e il 1848 su progetto di Friedrich von Gärtner per il principe ereditario bavarese Massimiliano. Dopo la fine della monarchia, divenne sede della Repubblica Sovietica di Monaco nel 1919 e sede della Polizia Segreta di Stato nel 1933. Nel dopoguerra fu demolito il Wittelsbacher Palais e sulla proprietà fu costruita la Bayerische Landesbank.Fonte: de.wikipedia.org/wiki/Wittelsbacher_Palais

Dall'ottobre 1933 fu sede della Gestapo. Nel 1934, per ordine di Reinhard Heydrich, fu costruita una prigione a più piani con 22 celle nella parte settentrionale del giardino, collegata al palazzo tramite un passaggio sotterraneo. Anche Sophie e Hans Scholl furono imprigionati in questa prigione dal loro arresto il 18 febbraio 1943 fino al processo il 22 febbraio 1943.fonte
de.m.wikipedia.org/wiki/Wittelsbacher_Palais

Il Palazzo Wittelsbacher rimase per poco più di cento anni sulla Brienner Strasse, rosso mattone e circondato da un parco, e come se il palazzo, completato nel 1848, fosse un gigantesco set teatrale, al suo interno si svolgevano drammi reali, rivoluzionari e di guerra , così come interrogatori e... scene di tortura come dall'inferno. L'edificio, gravemente danneggiato durante la guerra, fu demolito nel 1950 e di esso non rimane più nulla, tranne una eccezione: uno dei leoni di pietra che un tempo fiancheggiavano il portale d'ingresso è sopravvissuto al bombardamento e al successivo smantellamento.Ma ha lasciato la sua vecchia sede e oggi posa davanti all'Accademia cattolica di Schwabing, dove dovrebbe commemorare il pubblicista Fritz Gerlich, assassinato dai nazisti. Il leone, che durante la guerra perse la mascella inferiore, potrebbe anche essere considerato un monumento a tutte le persone torturate dalla Gestapo nelle celle della prigione nel parco del palazzo Wittelsbach. È tutto ciò che resta del palazzo, il "Palazzo Rosso", che un tempo sembrava essere il punto di partenza per l'alba di una nuova era e che finì come una camera degli orrori.(sueddeutsche.de/muenchen/wittelsbacher-palais-nationalsocialismus-bayerische-landesbank-1.4492376)