Una cripta costruita su un antico rifugio sotterraneo,

Questo santuario dovette indubbiamente subire saccheggi durante i vari conflitti che insanguinarono Saintonge, come testimoniano le varie campagne di ricostruzione, che fanno dell'edificio una sintesi degli stili romanico Saintonge e tardogotico.

La torre di avvistamento e le caditoie del transetto meridionale testimoniano le guerre di religione, particolarmente violente nella regione.

Nel 1976 è stata riscoperta una cripta costruita su un antico rifugio sotterraneo, forse di origine celtica.
La complessa architettura della chiesa di Saint-Martin testimonia numerose modifiche nel corso dei secoli. Le parti più antiche di questo antico possedimento casadeo sembrano risalire al XII secolo, periodo che vide la fioritura di molte chiese romaniche nell'agro di Saintonge.

La facciata, alta e slanciata, è costituita da due registri orizzontali ed è coronata da un timpano aguzzo, che ne accresce la monumentalità.

La parte inferiore è costituita da un unico portale ad arco, con quattro arcatelle spoglie (rifatte le chiavi di volta nel 1895) sostenute da colonnine con capitelli decorati ad intreccio, volti scolpiti e uccelli che bevono allo stesso calice, o al contrario voltano le spalle l'uno dall'altro.

La parte superiore è costituita da una campata centrale a tre arcate, inquadrate da due arcate cieche, separate da una serie di colonnine finemente lavorate montate su cornice e base scanalata e terminanti con candele.

Il passaggio tra questo piano e il timpano è costituito da una serie di modiglioni raffiguranti animali i cui nomi lo scultore ha trascritto in latino sul bordo delle tavolette (Leopardus, Colube) oltre che da un curioso personaggio che fa la linguaccia, illustrazione del personaggio volentieri faceto degli "ymagiers" del Medioevo.

La navata è formata da quattro campate, coperte da volta ad ansa di paniere. Una serie di colonne con capitelli privi di ornamenti un tempo sostenevano le travi che sostenevano la primitiva volta a botte, oggi scomparsa. Ampie arcate a botte spezzate ne scandiscono i prospetti laterali.

Transetto e coro sono stati notevolmente ridisegnati. Se si ritrova la struttura del transetto e del primitivo precoro, con i loro capitelli romanici e le loro volte a botte, il tutto è stato "avvolto" da aggiunte gotiche, costringendo a rifare la muratura di questa parte dell'edificio. . Infatti il quadrato del transetto ha la particolarità di essere circondato da pilastri dissimili, portanti archi rozzamente assemblati. Tali trasformazioni risalgono al 1488, anno in cui una cronaca cita la costruzione di "d'ung arseau soulz la torre del campanile del detto luogo".

Il vasto santuario gotico “raddoppia” le parti romaniche. Si compone di un coro e di due cappelle laterali, tutte coperte da volte a vela, che ricadono su culs-de-lampe raffiguranti uccelli enigmatici e teste umane. Grandi campate ogivali, dove si mescolano trilobi e quadrilobi, inondano di luce questa parte dell'edificio.

Una pala d'altare in legno dorato, circondata da due credenze in stile Luigi XV, prende posto nel coro e nelle cappelle adiacenti. Il motivo centrale è "L'Agnello dell'Apocalisse" colto in uno sfondo radioso. Questo set, restaurato dalle Beaux-Arts nel 1975, è stato progettato per l'Abbaye aux Dames de Saintes.
La cupola dell'estensione medievale della cripta.

L'ingresso alla cripta è ai piedi dell'altare maggiore. Quest'ultimo fu riscoperto nel 1976 dall'allora parroco D.Héraud. Interamente scavato nella roccia, pare sia stato costruito nel V secolo, forse su un rifugio sotterraneo di origine celtica. Ampliata nel XII secolo, servì per lungo tempo come ossario.

All'esterno, all'incrocio del transetto, si eleva il campanile quadrato, dove è stata montata una cupola su pennacchi. Costruita nel XIV secolo, è fiancheggiata da una torretta scala a "pigna". Tracce di fortificazioni (torre di avvistamento e merli), ma anche di incendi, testimoniano i combattimenti delle guerre di religione nel XVI secolo.

Chiesa aperta tutti i giorni.