Monumento della Prima Guerra Mondiale

Durante la prima guerra mondiale molti ponti sul Piave furono fatti saltare in aria. Il monumento ricorda le navi ponte che assicuravano i valichi del Piave, ma furono sempre un facile bersaglio anche per gli attacchi dell'artiglieria nemica.

Memoriale di quelle navi-ponte che permettevano il passaggio delle truppe quando un ponte veniva distrutto durante la Prima Guerra Mondiale, vicino Nervesa della Battaglia.

Tra il 1915 e il 1918, l’Italia mobilitò un totale di 5,6 milioni di soldati, provocando 650.000 morti e 950.000 feriti, di cui altre decine di migliaia morirono a causa delle ferite riportate negli anni successivi. Le perdite da parte austriaca (sul fronte italiano) ammontarono a circa 300.000 soldati. Uno dei tanti massacri insensati del XX secolo.
L'Italia era dalla parte dei vincitori e ora si aggiudicava non solo la città di Trieste e il Trentino, ma anche l'Alto Adige (dove la stragrande maggioranza era di lingua tedesca) e l'Istria (con una forte minoranza di slavi). Ma l'Italia voleva di più, cioè la città portuale strategicamente importante di Rijeka (Fiume in italiano) e parti della costa dalmata, che le altre potenze vincitrici rifiutarono.