Palazzo di Giustizia

Sede della Suprema Corte di Cassazione e del Consiglio degli Ordini degli Avvocati di Roma, il Palazzo di Giustizia è anche conosciuto come “Palazzaccio”, soprannome popolare attribuitogli dai romani per la sua immensa corpulenza.
Costruito tra il 1889 e il 1911 dall'architetto Guglielmo Calderini, il Palazzo di Giustizia è considerato una delle grandi opere successive alla proclamazione di Roma capitale del Regno d'Italia.

Il Palazzo di Giustizia è un monumento storico e culturale di Roma, sede della Corte suprema di Cassazione e del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Roma. È conosciuto anche come Palazzaccio, soprannome dato dai romani per le sue grandi dimensioni e il lungo periodo di costruzione.
Il palazzo fu costruito tra il 1889 e il 1911 dall'architetto Guglielmo Calderini, su incarico del ministro della Giustizia Giuseppe Zanardelli. Fu una delle opere monumentali realizzate dopo la proclamazione di Roma a capitale del Regno d'Italia.

Il palazzo ha una struttura in cemento ed è rivestito in travertino. Ha come ingresso principale un arco di trionfo, coronato da una statua in bronzo della Giustizia, fiancheggiata dalle figure simboliche della Legge e del Potere. La facciata presenta anche dieci colossali statue di famosi avvocati, realizzate da diversi scultori.
All'interno del palazzo si trova la Sala Grande, dove ha sede la Corte suprema di Cassazione. La sala è decorata con affreschi di Cesare Maccari e Paride Pascucci, raffiguranti scene della storia del diritto romano.