Dev’essere ancora trovata una zona del Trentino che non valga la pena visitare in bicicletta. Dopo la Green Road dell’Acqua (komoot.com/it-it/collection/1984432) e la Ciclovia delle Dolomiti (komoot.com/it-it/collection/2234444), oggi ti porto con me in un viaggio un po’ differente. Pur non essendo lunghissimo, come i precedenti, è perlopiù sterrato e ad alta quota. Si sviluppa attorno una montagna neanche troppo alta (“solo” 2.847 metri), la cui vetta è raggiungibile da chiunque a piedi (il primo a riuscirci fu l’allora studente universitario Pompeo Tomaselli, originario di Strigno, nel 1906), ma leggendaria: Cima d’Asta.

Secondo alcune persone che studiano geografia e geologia di questi luoghi, Cima d’Asta è parte del gruppo del Lagorai, secondo altre no: troppo diverse le rocce granitiche di Cima d’Asta da quelle porfiriche del Lagorai. “El Zimòn” in dialetto trentino, Cima d’Asta è la vetta attorno alla quale gira tutta questa Raccolta, che ti porterà a scoprire alcune delle valli più remote della zona a sud-est della regione, al confine col Veneto.

La traccia parte dalla stazione di Borgo Valsugana Centro, ben collegata a tutto il nord Italia essendo sulla tratta Venezia-Trento. Partendo da questo centro strategico in Valsugana ti risulterà facilissimo raggiungere la partenza dell’anello attorno Cima Asta: in soli dieci chilometri, infatti, arrivi nel centro di Samone, un comune dalla forma molto particolare: è molto piccolo e interamente inglobato nel territorio di Castel Ivano, nato nel 2016 dalla fusione di quattro più piccoli comuni. A Samone e a Borgo Valsugana tornerai dopo due giorni di sterrati e avventure.

Pur essendo presente anche asfalto, in misura quasi equivalente al fondo ghiaiato, ti consiglio una bici più comoda e più cicloturistica possibile. L’ideale sarebbe avere copertoni tassellati da almeno 40 millimetri, rapporti leggeri (1:1 o superiore) e tante borse da attaccare al telaio. Questo equipaggiamento potrebbe consentirti anche di portare con te tenda e materassino per dormire all’aperto, durante la notte, oppure potrai trovare rifugio in un paio di bivacchi presenti lungo il percorso. Se invece, come ti suggerisco di fare per avere il massimo comfort, decidi di dormire in una struttura a Canal San Bovo, assicurati di prenotare per tempo.

Essendo un percorso d’alta montagna, per diversi mesi all’anno nevi, freddo e forti piogge sconsigliano di intraprendere questo percorso. Nella parte finale del viaggio, per una quindicina di chilometri passerai attraverso l’altopiano del Tesino: pedalare costantemente a circa 900 metri di quota potrebbe causarti problemi di freddo, se non hai il vestiario adatto. Da fine maggio a inizio ottobre, invece, potresti trovare le condizioni ideali per circumnavigare Cima d’Asta e godere di una tanto remota quanto stupefacente zona del Trentino.

Che aspetti a partire? Cima d’Asta attende solo te.