Garrotxa, Olot e Cap de Creus – il paradiso del gravel in Spagna

Erano diversi mesi che un amico ci scriveva messaggi esaltanti della Spagna. Si è appena trasferito lì per lavoro e, da amante della natura e della calma qual è, ha scelto un posto non convenzionale: la Garrotxa. Dal punto di vista amministrativo, la Garrotxa è una delle 41 comarche della Catalogna, la florida comunità autonoma nel nord-est della Spagna. Le foto che ci arrivavano dal nostro amico in Garrotxa ci lasciavano senza fiato, ma neppure sapevamo indicarla sulla mappa.

A un certo punto, però, l’evidenza fotografica è diventata schiacciante. Con altri cinque amici, ci siamo convinti: è il momento di andare in Garrotxa e visitare il paradiso del gravel nel nord-est della Spagna. Nel pianificare il viaggio, abbiamo scoperto che Olot, una delle cittadine più grandi della provincia di Girona, sarebbe stato un perfetto punto d’appoggio. Situata circa a metà tra la stazione sciistica di Vallter 2000 (un tipico arrivo in salita della Volta a Catalunya, nel marzo 2023 vinse qui Giulio Ciccone) e il mare, Olot è la capitale della Garrotxa, poco distante da numerosi vulcani spenti di grande fascino.

Tutta questa parte della provincia di Girona è piuttosto nota in Spagna per la sua natura. Piove un po’ di più rispetto al sud iberico, le foreste in autunno assumono colori stupendi, così come i campi d’estate, e il verde avvolge ogni sentierino sterrato sul quale pedalerai. Tante salite, in asfalto e non, splendidi panorami e tantissimi posti in cui mangiare bene completano il quadro idilliaco per una vacanza da sogno.

Così ci siamo decisi a partire. Sei amici, altrettante bici da gravel caricate su un furgone noleggiato appositamente, un’unica meta: il nord-est della Spagna. Ti consiglio questo modo di arrivare qui soprattutto per un motivo: essendo una regione poco densamente abitata e priva di una fitta rete di trasporto pubblico, la Garrotxa – e più in generale la provincia di Girona – è meglio girarla in auto. Se su un furgone che tiene ben sei persone, ancora meglio: saranno minori le spese e l’impatto ambientale. Per muoverti tra il punto di partenza di un Tour e l’altro, quindi, consiglio un mezzo motorizzato, necessario soprattutto per raggiungere i paesini più remoti come Albanyà. Siccome si tratta di una Raccolta itinerante, il luogo perfetto per dormire può variare: noi siamo stati nei pressi di Olot, ma puoi optare per la bella Girona, per esempio, seconda casa di tante persone che vanno in bicicletta per lavoro. Uno dei Tour, l’unico da punto a punto, ti porterà comunque a vedere questa Mecca del ciclismo moderno.

La bellezza degli itinerari, come vedrai, si descrive da sé: chilometri e chilometri di strade sterrate in cui non incontrerai anima viva, vulcani spenti, salite come la Rocacorba famose ormai in tutto il mondo, sentieri a picco sul mare, il mozzafiato punto più a est della penisola iberica, Cap de Creus, e il luogo di nascita e di morte di Salvador Dalì, Figueres, sono solo alcune delle attrazioni della zona. Sebbene alcuni passaggi siano oltre quota 1.100 metri, per almeno otto mesi l’anno il clima qui è clemente e piuttosto caldo. Per visitarle ti basta una bici gravel, voglia di fare un minimo di fatica (in alcune giornate vi è un significativo dislivello positivo) e tanto entusiasmo per un’avventura del tutto inedita.

Non aspettare altro tempo e parti per questa avventura nel nord-est della Spagna!