Non solo torre di Pisa ma anche e soprattutto terre di Pisa (e Livorno): sono variegate e tutte da scoprire, punteggiate di borghi pittoreschi e spaziali vedute, campi di uliveti e divertenti saliscendi. Questi, e molto di più, sono gli ingredienti di questa Raccolta, con cui voglio portarti alla scoperta delle colline pisane e delle “nemiche” livornesi, passando per il lago di Santa Luce e raggiungendo cascate e borghi marittimi.

Questo anello di circa 100 chilometri e 1.800 metri di dislivello è adatto a essere diviso in due o più tappe per un giro cicloturistico, oppure a essere utilizzato come allenamento per bici da corsa, sviluppandosi nella sua quasi totalità su strade asfaltate e quindi percorribili con qualsiasi bicicletta.

Il percorso ad anello parte e si conclude a Casciana Terme, presso uno dei numerosi parcheggi in zona dove lasciare l’auto. Puoi anche raggiungere Casciana con l’opzione treno+bici: raggiungendo una tra le stazioni di Collesalvetti o Pontedera, potrai essere a Casciana con una sgambata, ma metti in conto di aggiungere del dislivello alla tappa.

Ti attendono vaste distese di oliveti, l’acquedotto Leopoldino di Colognole, i borghi di Nugola, Castelnuovo della Misericordia, Gabbro, Collesalvetti, Castellina Marittima, Pastina, Pomaia e Chianni, ma anche il torrente Carbonaia e le cascate del Ghiaccione: un percorso variegato per scoprire zone indimenticabili e godersele a ritmo lento.

Da non dimenticare, in questo meraviglioso breve viaggio, il passaggio al lago di Santa Luce, Oasi Lipu che si estende su una superficie di circa 105 ettari e che risulta circondata da boschi e macchia mediterranea, un’interessante zona umida e punto di sosta di molti uccelli acquatici, ideale per il birdwatching.

L’immancabile ospitalità toscana sarà la cornice perfetta per questo tuo incedere lento: lasciati coccolare dai taglieri misti, dagli abbondanti primi piatti e dalle intramontabili Fiorentine, annacquando il tutto con del buon rosso toscano (se di tuo gradimento). Non dimentichiamo il meritato riposo, a fine tappa, presso uno dei numerosi punti di ospitalità come B&B, ostelli, agriturismi o hotel disseminati sul territorio.

Questa Raccolta può essere comodamente affrontata tutto l’anno con una bici da corsa o gravel. Ovviamente anche con una MTB o qualsiasi altra bici, anche se la percentuale bulgara di asfalto non le renderebbe giustizia. L’assetto che ti consiglio di adottare è leggero, magari in bikepacking, appoggiandoti a una struttura ricettiva per la notte.

Riempi le borracce, dai una gonfiata alle gomme e parti per quest’avventura sulle colline livornesi, a conquistare con gli occhi, il cuore e le gambe i fantastici panorami.