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Percorsi per bici da corsa

Riscoprire l'Appennino reggiano – Grand Tour delle Terre Matildiche

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Riscoprire l'Appennino reggiano – Grand Tour delle Terre Matildiche

Stephen

Riscoprire l'Appennino reggiano – Grand Tour delle Terre Matildiche

Ciclismo su strada – Raccolta by Michele Pelacci

2

giorni

4-5 h

/ giorno

165 km

3.360 m

3.360 m

Circa mille anni fa, precisamente nel 1075, in quella penisola che oggi viene chiamata Italia ma che all’epoca era una miriade di stati, contee e regni diversi, un lungo conflitto scoppiò tra impero e papato. L’imperatore del Sacro Romano Impero, Enrico IV di Franconia, nominò arcivescovo di Milano il chierico Tedaldo, ma il Papa, Gregorio VII, lo considerò illegittimo e scomunicò.

Per ripicca, Enrico IV fece dunque deporre il papa (a Worms, nel 1076) e a sua volta Gregorio VII scomunicò l’imperatore. Molti vescovi e principi tedeschi presero le parti del primo, così da obbligare il secondo a chiedere il perdono. Il modo in cui avvenne questa richiesta di perdono lega una storia lontanissima nel tempo a questa Raccolta: Enrico rimase tre giorni e tre notti fuori dal castello di Canossa, un borgo nell’attuale provincia di Reggio Emilia, dove si trovava Gregorio, ospite della contessa Matilde. Fu il culmine della lotta tra papi e imperatori nel Medioevo.

Alla fine il penitente Enrico fu fatto entrare e perdonato solo dopo tre giorni all’addiaccio. Tuttora, nel linguaggio italiano comune, è rimasta l’espressione “andare a Canossa” per indicare la richiesta di perdono e un generale sentimento di pentimento. Se già conoscevi questa espressione o ti ha incuriosito questo breve racconto, la pedalata nelle terre della contessa Matilde di Canossa è un perfetto modo per conoscere zone sottovalutate ma splendide per chi va in bicicletta.

Se il dominio dei Canossa tra 950 e 1150 circa poteva considerarsi ben più ampio (si estendeva fino al Tirreno e alla Maremma laziale), oggi sono genericamente considerati “terre di Canossa” quei territori della provincia di Reggio Emilia tra pianura e Appennino, zone collinari e di grande fascino. Il percorso di una Gran Fondo, chiamata appunto Matildica ed entrata a far parte delle UCI World Series (granfondomatildica.it/), ti fa scoprire le terre della duchessa dal capoluogo reggiano alla pietra di Bismantova.

Si tratta di circa 160 chilometri interamente su asfalto, per cui è consigliata una bici da corsa con rapporti leggeri, che ti consenta di affrontare pendenze ben oltre il 12%. Il pernottamento non dovrebbe essere difficile a Castelnovo ne’ Monti, così come in tutto il Preappennino reggiano: le possibilità di alloggio sono molte, si può campeggiare in diverse zone e le gambe più allenate potrebbero ambire a chiudere il loop in giornata. Infine, arrivare a Reggio Emilia è piuttosto semplice: tramite la via Emilia, la stazione sulla tratta Milano-Bologna o l’autostrada del Sole puoi arrivare facilmente al punto di partenza.

Non ti resta che montare in sella e pedalare nelle terre di Matilde di Canossa!

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Riscoprire l'Appennino reggiano – Grand Tour delle Terre Matildiche

165 km

3.360 m

3.360 m

Ultimo aggiornamento: ‪18 aprile 2024

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Tour

  1. Map data © Mappa Open Street contributors

    Tappa 1: Da Reggio Emilia a Castelnovo ne' Monti – Grand Tour delle Terre Matildiche

    05:13
    80,5 km
    15,4 km/h
    2.140 m
    1.500 m
    Difficile
    Giro in bici da corsa per esperti. Ottimo allenamento richiesto. Superfici per lo più asfaltate e facili da percorrere in bici.

    La prima giornata nelle terre di Matilde di Canossa inizia dalla stazione di Reggio Emilia. In una dozzina scarsa di chilometri, raggiunta Albinea la strada comincia a salire sempre più: la prima salita, verso le località di Cavazzone e Ca’ Bertacchi, inizia. Un divertente falsopiano attorno ai 400 metri

    by

    Dettagli
  2. 04:04
    84,6 km
    20,8 km/h
    1.220 m
    1.860 m
    Difficile
    Giro in bici da corsa per esperti. Ottimo allenamento richiesto. Superfici per lo più asfaltate e facili da percorrere in bici.

    La seconda giornata inizia in discesa, ma anche oggi sono più di mille i metri di dislivello positivo da affrontare. Punta verso Vetto sulla provinciale, le cui curve lunghe e sinuose sono perfette per risvegliare le gambe. Presso Rosano, una salitella verso Santo Stefano di Pineto e il grazioso borgo

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    Dettagli

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La Raccolta in numeri

  • Tour
    2
  • Distanza
    165 km
  • Durata
    09:17 h
  • Dislivello
    3.360 m3.360 m

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