Con questa Raccolta ho voluto unire i luoghi in cui ha dato i primi colpi di pedale Alfonsina Strada: Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, dove è nata, e Milano, esattamente in via Varesina 80 dove aveva sede la sua ciclofficina.

Alfonsina Strada è stata la prima e unica donna a competere in un Giro d’Italia maschile, nel lontano 1924. Nata in una numerosa famiglia contadina, la sua passione per la bicicletta venne subito ostacolata dai genitori. Di nascosto partecipò a gare e si allenò nelle strade dei dintorni di Modena e non solo. Scoperta dai genitori, decise di sposare Luigi Strada e trasferirsi a Milano.

Uomo di più ampie vedute, Luigi non ostacolò la passione della moglie, anzi, la spronò e le fece da manager. Alfonsina scrisse varie volte agli organizzatori del Giro d’Italia per poter partecipare venendo ogni volta ignorata. Fino a quando, nel 1924, data l’assenza dei grandi nomi del ciclismo, gli organizzatori decisero di ammetterla fiutando l’interesse che ciò avrebbe generato negli spettatori. E così fu. Alfonsina fu la vera protagonista del Giro, pur venendo squalificata dopo l’ottava tappa per essere arrivata fuori tempo massimo.

Alfonsina Strada rimane l’unica donna il cui nome è entrato nella storia del ciclismo. A lei, sparse per la bassa padana, sono state dedicate vie, piste ciclopedonali e murales che incontrerai in questi tre giorni.

Pedalerai soprattutto lungo strade secondarie poco trafficate, piste ciclabili di importanza internazionale e strade sterrate scorrevoli. Attraverso le ampie aree agricole della Pianura Padana e lungo gli argini del Po, dell’Adda e dei canali che, fin dall’epoca romana, aiutano a rendere fertili queste terre.

Puoi percorrere questo itinerario in qualsiasi periodo dell’anno. L’inverno è senza dubbio rigido ma, se non temi il freddo, può regalarti delle atmosfere drammatiche degne di un quadro romantico. La primavera è la stagione migliore, mentre in estate il caldo umido può essere soffocante ma godrai di tramonti mozzafiato.

Quale bicicletta si presta di più? Beh, tutte! Ricorda che Alfonsina pedalava per queste strade con una bicicletta senza marce, addirittura parte della tappa L’Aquila-Perugia (la famigerata ottava tappa) la fece con un manico di scopa al posto del manubrio.

Perciò salta in sella alle due ruote, comunque esse siano, e parti per questa splendida avventura!