Immaginati un venerdì mattina in un ufficio di Milano. Ci sei per lavoro dalla sera prima e, uscendo dall’albergo, hai distrattamente infilato in tasca le chiavi della camera. Mentre pensi alle ultime cose da dire alla riunione delle 11, la mano le sfiora e un sorriso ti sfiora le labbra. Lo notano anche i colleghi che si guardano a vicenda. Si vede lontano un miglio che muori dalla voglia di scappare via e di fare una cosa che sogni da tempo. Nella camera d’albergo, infatti, hai lasciato ad attenderti la tua bicicletta e, registrata sullo smartphone, una traccia stupenda per i due giorni successivi: bastano una bici e due borse da telaio per uscire dalla città alla scoperta di tesori nascosti.

In controtendenza a gran parte delle auto, chi va in bicicletta da Milano tende a voler uscire. Un po’ perché pedalare in città non è mai il massimo, un po’ perché a pochi chilometri dalla metropoli si trovano meraviglie che aspettano solo di essere raggiunte in bici. Imbarcati dunque in questo cicloabbraccio della metropoli milanese, uno splendido itinerario tra Ticino e Adda.

(Adattamento per Komoot di parte del testo di “Alvento Destinations 02”, un libro che raccoglie una dozzina di idee di viaggio fuori dagli schemi in tutta Italia. Lo si può ordinare qui: alvento.cc/prodotto/destinations-italy-unknown-2/)