Cicloturismo – Raccolta by alvento – italian cycling magazine
5 Tour
21:39 h
307 km
7.860 m
In Sicilia si può arrivare in nave e sbarcare a Palermo, proprio come fece Dino Buzzati, a bordo del Saturnia, per seguire i ciclisti del Giro del 1949, il terzo vinto da Coppi, quello della mitica Cuneo-Pinerolo, per intenderci. Oppure ci puoi arrivare in treno, in automobile, in aereo: la prima impressione che si prova, in ogni caso, è quella di non sentirsi su di un’isola, ma ben saldi sulla terraferma.
Qui ci si rende comunque conto che l’Italia è lontana e che è davvero lunga, se la si vuole percorrere per intero. Ma visitando le Madonie partendo da Cefalù, tornerai a casa un po’ con l’impressione di averla vista quasi tutta, l’Italia, in meno di 300 chilometri.
Allora parti e, come canta Paolo Conte, prova a mettere, non nei sandali, ma sotto le ruote «quanta strada, quanta ne avrà fatta Bartali» così da attraversare questa terra, così vicina al mare ma anche così remota, dove siti e paesaggi protetti dall’UNESCO parlano a ogni svolta del profondissimo legame tra geologia, paesaggio, storia e agricoltura.
La bicicletta ti consente di incorporare, davvero, il paesaggio: il sudore lungo le salite, la brezza calda nelle discese. Un luogo dove perdersi, dove esplorare per accogliere la sorpresa di piccole piazze all’interno di borghi rimasti intatti. Un paesaggio dove il tempo è quello delle pause, dove imparerai a “rimanere”, piuttosto che “andare”.
(Adattamento per Komoot di parte del testo di “Alvento Destinations 02”, un libro che raccoglie una dozzina di idee di viaggio fuori dagli schemi in tutta Italia. Lo si può ordinare qui: alvento.cc/prodotto/destinations-italy-unknown-2/)
Cosa aspetti a partire? Dai forma alla tua avventura e pianifica il percorso a tuo piacere basandoti sul Tour qui sotto.
Ultimo aggiornamento: 18 aprile 2024
Dopo una visita alla splendida Cefalù, cittadina tra Palermo e Messina sulla costa nord della Sicilia, famosa per la sua basilica della Trasfigurazione e la rocca, inforca la bici e dirigiti verso Finale, attraverso una splendida strada costiera spesso poco trafficata. La prima salita di questo viaggio…
In questa seconda giornata con partenza e arrivo a Castelbuono, attraverserai alcune delle zone migliori delle Madonie orientali. Una stradina in leggera discesa ti porta verso est, fino a diventare sterrata poco prima dell’attraversamento del fiume Pollina. La risalita verso la borgata Karsa è più scoscesa…
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Un falsopiano di pochi chilometri rappresenta l’inizio di giornata. La salita verso Geraci Siculo inizia in contrada Cava, poco dopo aver superato una sughera di circa 450 anni in discrete condizioni di salute. Come quella del giorno prima verso San Mauro Castelverde, è una salita lunga ma pedalabile…
Un inizio a mo’ di montagne russe, sulle ripide rampe in ciottolato verso Calcarelli e le discese di Polizzi Generosa, ti permette di svegliare le gambe nel miglior modo possibile. Hai ormai raggiunto le Madonie sud-occidentali, tornando, presso Scillato, sotto i 200 metri di quota. Passa sotto l’autostrada…
L’ultima tappa di questo Grand Tour delle Madonie è anche la più lunga, ma costellata da panorami meravigliosi. Lascia Polizzi e dirigiti verso nord, alle pendici del monte Mufara. Poco prima del rifugio Marini, devia a sinistra: eccoti sull’altura nota come Piano Battaglia. Dopo il laghetto di Piano…
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