Questo itinerario ti permette di unire Roma a Pescara, passando dunque dalla zona tirrenica alla zona adriatica del nostro bel Paese. L’itinerario segue la via Tiburtina, una delle arterie storicamente più importanti sin dall’epoca Romana.

La via Tiburtina, infatti, collega Roma al Mare Adriatico dal III secolo a.C. Attualmente la via Tiburtina prende il nome di via Tiburtina Valeria. I due nomi derivano da Tibur (l’attuale Tivoli, il centro più importante che trovi lungo questa via) e dal console Valerio, che pavimentò la strada nel 286 a.C.

Puoi iniziare questo itinerario dalla stazione ferroviaria di Roma Tiburtina. La stazione è collegata comodamente al centro di Roma grazie alla metropolitana e, inoltre, è un importante scalo ferroviario e hub di autobus, anche a lunga percorrenza. Ad esempio, Roma Tiburtina è collegata direttamente con Pescara grazie al treno e all’autobus. Ti consiglio di contattare le varie compagnie di autobus (TuAbruzzo, Flixbus, Di Carlo Bus ad esempio) per conoscere gli orari in cui puoi portare la bici con te.

L’itinerario che collega Roma e Pescara è percorribile in un lasso di tempo che va da uno a tre giorni: ti consiglio l’ultima opzione, che ti permetterà di avere il tempo per ammirare la bellezza dei posti attraversati. Ad esempio, a Tivoli puoi visitare ben tre ville: Adriana, d’Este e Gregoriana sono ville meravigliose che meritano assolutamente una visita.

Alcuni tratti di questo percorso sono abbastanza trafficati: ti consiglio di evitare le ore di punta. Inoltre, potresti pensare di raggiungere Tivoli con il treno, partendo sempre da Roma Tiburtina. Per lo stesso motivo potresti percorrere il tratto da Chieti Scalo a Pescara in treno. La gran parte dell’itinerario, però, ha un traffico quasi inesistente: appena fuori Tivoli potrai pedalare in tranquillità, ammirando i meravigliosi paesaggi appenninici. Le gole di Venanzio e il valico di Forca Caruso ne sono due ottimi esempi.

La via Tiburtina è percorribile tutto l’anno, ma ti consiglio di intraprenderla in primavera o in autunno , evitando in tal modo il caldo estivo. L’altitudine massima del percorso supera di poco i 1.000 metri, cosa che lo rende percorribile già da aprile.
Ti consiglio di portare una giacca a vento, da indossare in particolare lungo le discese di colle Civitella e Forca Caruso. Durante il percorso trovi molti paesi in cui è presente almeno un bar dove puoi rifornirti di acqua e cibo.