La montagna di ghiaccio – itinerari a piedi sui Monti Lucretili

Il nome di questa Raccolta potrebbe trarti in inganno e farti pensare che stai per affrontare le montagne più alte d’Italia, i grandi 4.000 delle Alpi. Invece stai per conoscere una delle aree appenniniche del Lazio più interessanti e meno conosciute, il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili.

Questo complesso montuoso si trova a pochi chilometri a nord-est di Roma e la sua cima più alta, il monte Pellecchia, è appena 1.370 metri. Allora perché l’ho intitolata “La montagna di ghiaccio”?

Perché questi monti, fino alla fine del Novecento, erano utilizzati per il commercio della neve. Sì, hai capito bene: qui si produceva neve che veniva poi venduta, in forma di ghiaccio, alla vicina città di Tivoli e, ovviamente, a Roma. Produrla significava raccoglierla nelle doline naturali della montagna, oppure in pozzi appositamente scavati. Veniva poi compressa e in seguito caricata su carri che viaggiavano di notte verso la destinazione prevista.

I quattro itinerari giornalieri che ti propongo in questa Raccolta sono studiati per farti camminare nella sorprendente biodiversità di questo piccolo complesso montuoso. I monti Lucretili, infatti, godono di una posizione particolare. Sono lo spartiacque tra la catena montuosa degli Appennini e la vasta pianura laziale che si estende fino al mar Tirreno. Proprio la vicinanza al mare caratterizza le quote basse di questo massiccio, ricoprendo le pendici di macchia mediterranea.

Salirai sulla vetta del monte Gennaro tra i profumi dell’elicriso, dell’origano selvatico e delle ginestre. Mentre raggiungi la cima arrotondata del monte Pellecchia camminerai tra faggi centenari.

Nelle zone più interne ti avventurerai in ambienti più umidi e carsici, l’acqua ti accompagnerà in salita al monte Guardia e ti sorprenderà nei colori sgargianti dei lagustelli di Percile. Stenterai a credere che in pochi chilometri possano esistere ambienti e paesaggi così diversi.

Le cime che raggiungerai hanno elevazioni modeste ma ti sembrerà sempre di essere sul tetto del mondo. La vista spazierà dal blu del mare alle pareti rocciose del massiccio del Gran Sasso.

Puoi avventurarti su questi sentieri in qualsiasi periodo dell’anno. Durante l’inverno ti consiglio di portare con te sempre un paio di ramponcini antiscivolo poiché le cime, molto esposte ai venti, possono presentare delle parti ghiacciate.

Gli itinerari che ti propongo sono raggiungibili in macchina: alcuni partono da paesi, altri invece da parcheggi lungo strade secondarie. Ti consiglio di portare con te dei panini o un bel pranzo al sacco da gustare sulle cime che raggiungerai.

Queste montagne sono poco frequentate e solitarie. Camminerai spesso nel silenzio della natura. I sentieri sono tutti ben segnalati, ma, data la tipologia di territorio, possono risultare poco evidenti per la crescita della vegetazione: tieni sempre sotto mano la traccia e camminerai con tranquillità.

Incontrerai molti animali domestici che pascolano liberamente, come mucche e cavalli, ma anche molti animali selvatici, soprattutto volpi e cinghiali. Lungo i sentieri sicuramente noterai i lunghi aculei degli istrici e forse riuscirai a scorgere qualche traccia del lupo. Nell’area protetta del parco, inoltre, vive stabilmente una coppia di aquile reali. Nelle ore calde del giorno potrai vederle sfruttare le correnti ascensionali e lentamente scomparire nell’azzurro del cielo.

Tutto questo a pochi passi da una delle città più famose al mondo, Roma!