Raccolta by Michele Castelnovo
3
giorni
2-5 h
/ giorno
30,4 km
1.070 m
1.850 m
La Val Biandino è una valle laterale della Valsassina, in Provincia di Lecco, che si apre ai piedi del maestoso Pizzo Tre Signori. La valle presenta una grande ricchezza di ambienti naturali con caratteristiche proprie, come un peculiare tipo di roccia che distingue questa zona dal resto delle montagne circostanti. La Val Biandino è stata inoltre molto vissuta dall’uomo, che l’ha percorsa lungo l’antica Via del Bitto. Inoltre, in queste zone, durante la Resistenza hanno operato i partigiani della Brigata Rosselli. Oggi, dentro e intorno alla Val Biandino, si trovano numerosi rifugi tra i più famosi della Lombardia, come il Rifugio Grassi e il Rifugio Santa Rita. L’itinerario prende il via dall’Alpe di Paglio, un altipiano nel territorio comunale di Casargo, nel tardo pomeriggio. Dopo circa 2 ore di camminata poco impegnativa, passando dalla località Pian delle Betulle e dopo aver attraversato morbidi prati e pascoli, si raggiunge il Rifugio Ombrega, dove ci si ferma per la cena e per il pernottamento.Il secondo giorno si riparte dal Rifugio Ombrega e si percorre la Sponda di Biandino, costa erbosa che costituisce uno dei due fianchi della Val Biandino. Giunti al Rifugio Santa Rita, ci si ferma per pranzo. Nel pomeriggio si riprende il cammino e in breve tempo si raggiunge il meraviglioso Lago di Sasso, tipico esempio di laghetto alpino d’alta quota. Dopodiché si prosegue fino al vicino Rifugio Grassi, ubicato sulla sponda opposta della valle, in una splendida posizione a ridosso del Pizzo Tre Signori, imponente cima che deve il suo nome alla posizione di confine che aveva in passato. Il Rifugio Grassi è un famoso e storico rifugio lecchese, che ha da poco festeggiato i 100 anni di vita. Qui si cena e si pernotta la seconda notte.Nell'ultimo giorno si parte dal Rifugio Grassi e in breve tempo si scende verso il fondo della Val Biandino, solcato dal corso del torrente Troggia. Prima del pranzo al Rifugio Tavecchia, verrà lasciato un po’ di tempo libero per esplorare autonomamente la valle. Dopo mangiato si riprende il cammino e, seguendo il sentiero della Via del Bitto, si ridiscende verso il paese di Introbio, dove si arriva a metà pomeriggio.
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