Alcune salite sono celebri per il Giro d’Italia: il Passo Pordoi per esempio, che dal 1940 ad oggi è stato scalato più di 40 volte. Altre sono meno battute, ma rese celebri da un’impresa epica: Charly Gaul sul Monte Bondone nel 1956 o Chris Froome sul Colle delle Finestre nel 2018. Altre ancora, ed è il caso della Cima Coppi di questa Raccolta, il Colle Fauniera, non si capisce bene come abbiano guadagnato questo status, così noto e famigerato. Il Giro d’Italia è passato dal Colle Fauniera una volta sola, nel 1999, e gli ultimi chilometri della tremenda ascesa non vennero nemmeno mai trasmessi. La salita era in programma per il Giro 2001, ma la tappa fu annullata. Nel 2003, invece, si passò dal vicino Colle Esischie.

Sulla cima del Fauniera vi è una statua di Marco Pantani, ma il “Pirata” non vinse quella tappa del Giro: quel giorno ad alzare le braccia al cielo sul traguardo di Borgo San Dalmazzo fu Paolo Savoldelli. Pantani non fu nemmeno il primo a conquistare il Gran Premio della Montagna: l’onore toccò a Gabriele Missaglia, fuggitivo. Nonostante sia una salita durissima, il Fauniera è noto più che altro per una discesa: quella di Savoldelli, appunto, che gli permise di prendere grande vantaggio e andare a vincere la tappa. Inizia qui il mito delle doti di discesista del “Falco”.

Qualcos’altro rende speciale il Fauniera e, di conseguenza, questa Raccolta. Sono passati di qui grandi campioni, è vero, tante altre corse: di recente è addirittura terminata lassù una tappa del Giro d’Italia U23. Ma il segreto del Fauniera, così come quello degli altri tre colli affrontati in questa Raccolta (il Santuario di Valmala, la Piatta Soprana e Madonna del Colletto), sta altrove: nei panorami che lasciano a bocca aperta, nella gente che vive nelle piccole borgate lungo le salite, nella storia che avvolge questi luoghi.

“Sulle strade dei campioni” ha un percorso simile alla Granfondo Fausto Coppi, una competizione amatoriale tra le più partecipate d’Italia. La partenza e l’arrivo sono fissate nella piazza più famosa e bella di tutta la provincia cuneese: piazza Galimberti in centro a Cuneo. Raggiungere la città sorta alla confluenza tra i fiumi Stura e Gesso è piuttosto facile: il suo piccolo aeroporto la collega ad alcune città italiane (aeroporto.cuneo.it/destinazioni/), ha una stazione ferrioviaria (rfi.it/it/stazioni/cuneo.html) ed è ben collegata al resto del Piemonte grazie alle autostrade A33 e A6.

Questa Raccolta ti porta a pedalare su strade asfaltate. Per via del grande dislivello ti consiglio di usare una bicicletta da corsa il più possibile leggera. In due giorni potrai apprezzare al meglio le meraviglie locali, ma se ti piacciono le sfide puoi provare a completare il giro in un giorno solo. È sulle strade dei campioni, del resto, che si fanno le imprese.