Lago di Tovel

Il lago di montagna si trova in Val di Non (Nonstal), nel Parco naturale dell'Adamello-Brenta (Parco Naturale dell'Adamello del Brenta). La sua acqua limpida, verde-blu-turchese è una vera gioia per gli occhi. Sul sentiero escursionistico che si snoda dolcemente intorno al lago, puoi passeggiare tranquillamente e vicino alla riva intorno all'acqua. Posti a sedere sufficienti invitano a soffermarsi.

Sembra di stare nel paradiso terrestre

Il lago di Tovel è un lago alpino situato nella val di Tovel, sul territorio del comune di Ville d'Anaunia in Val di Non (Provincia di Trento), a quota 1178 m s.l.m. e all'interno del Parco Naturale Adamello-Brenta. La valle si insinua dall'abitato di Tuenno per 17 km tra il Monte Peller a ovest e il massiccio della Campa a est, fino all'imponente circo roccioso delle Dolomiti di Brenta che circoscrive l'alta valle, dove è situato il lago.

E stato anche chiamato lago degli orsi perché sono presenti alcuni orsi bruni nella valle, e lago rosso per il fenomeno dell'arrossamento delle sue acque, che avveniva fino al 1964 per azione di un'alga (Tovellia sanguinea)

Il lago di Tovel, italiano Lago di Tovel, è un lago nel Parco Naturale Brenta Adamello in Italia. Di forma approssimativamente triangolare, è lungo circa un chilometro e largo circa 500 metri. Questo ne fa il secondo lago più grande delle “Dolomiti di Brenta” con una superficie di circa 382.450 m². La sua profondità massima raggiunge i 38,5 m, il livello del mare è di 1177,2 m s.l.m.

Due affluenti alimentano il lago: i torrenti Rislà e S. Maria Flavona.

Il lago divenne noto per le fioriture di alghe che si verificavano nei mesi estivi più caldi fino alla metà degli anni '60 e davano al lago un colore rosso scuro, motivo per cui era chiamato anche "lago rosso". Questa colorazione, insolita nei laghi d'acqua dolce, è stata causata dalla massiccia presenza di una microalga del gruppo dei dinoflagellati, il Glenodinium sanguineum, grande 20 μm. Le indagini attribuiscono il verificarsi di un tale aumento di massa al contenuto di fosforo e alle condizioni di luce. Nel 2009 e nel 2010 questo fenomeno si è verificato anche al Seealpsee nell'Appenzello.