Highlight – MTB
Posizione:Forlì, Forlì-Cesena, Emilia-Romagna, Italia
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Sulla sinistra percorrendo il lungo fiume che dal parco urbano di Forlì porta a Castrocaro Terme.
11 agosto 2020
La chiusa, la derivazione e il relativo canale vennero realizzati in un periodo imprecisato per alimentare i molini che operavano nel tratto compreso tra San Varano e i Romiti.
Le prime notizie sull’esistenza della chiusa di Ladino (detta anche di San Martino) risalgono al dicembre 1436 quando il comandante del presidio di Castrocaro si accorse, durante un’ispezione al confine con il territorio di Forlì che parte della chiusa della Faragana era stata costruita su terreno appartenente alla giurisdizione castrocarese e ne ordinò la demolizione. I mulini non poterono più macinare e i forlivesi reclamarono senza successo la ricostruzione del manufatto a spese della Repubblica Fiorentina.
Nel 1442 Antonio Ordelaffi, signore di Forlì, accompagnato da alcuni capi della magistratura della città, si incontrò con il commissario Capitano Jacopo Ventura per concordare la costruzione di un nuovo sbarramento onde poter rientrodurre l’acqua nel canale. Il 29 gennaio 1919 la Cartiera Romagnola, subentrata nella proprietà all’Unione dei Molini di Ravaldino denunciò la cessazione dell’attività di gran parte dei molini e chiese di poter utilizzare la derivazione per la produzione di energia elettrica sfruttando la forza che l’acqua acquisiva dal punto in cui il canale si distacca dalla strada e scende verso il fiume attraverso un breve ma accentuato dislivello.
L’attività molitoria è continuata solo per il molino di San Varano (Gualchiera) che ha utilizzato l’acqua del canale fino al 1996, anno di cessazione dell’esercizio.
Oggi la chiusa di Ladino è una costruzione in calcestruzzo con le spalle in muratura di mattoni ed ha un arco superiore lungo 66 metri che genera un dislivello del pelo dell’acqua di 9 metri.
Nei pressi è stata realizzato un piccolo impianto per la produzione di energia elettrica.
Negli anni ’50 e ’60 l’ampio spazio che si è creato di fronte alla chiusa e il relativo specchio d’acqua erano meta nei mesi estivi di molte comitive che qui si ritrovavano per prendere il sole e fare il bagno. Oggi nessuno osa più bagnarsi, anche in considerazione della scarsa qualità dell’acqua, ma nei pressi di tanto in tanto si vedono pescatori che pazientemente aspettano che qualche pesce abbocchi e qualche camminatore che si ferma per prendere fiato e per ammirare un luogo sicuramente interessante e anche suggestivo.
(Fonte: 4live.it - Estratto di un articolo)
10 agosto 2020
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Posizione:Forlì, Forlì-Cesena, Emilia-Romagna, Italia
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