Highlight – Escursionismo
Posizione:Sassonia, Germania
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Il calco in bronzo di Giunone Ludovisi è stato ritrovato nel parco di Pillnitz, progettato secondo il modello inglese, nel XIX secolo. impostare. L'originale è una colossale testa di donna in marmo, risalente al I secolo a.C. a.C., è ora al Museo Nazionale Romano di Roma.
La testa di Giunone Ludovisi, probabilmente rinvenuta a Roma, entrò a far parte della collezione del cardinale Ludovico Ludovisi nel 1622, da cui ricevette anche il soprannome. Fu identificata in quel momento come la dea Hera (latino Giunone). Soprattutto nel 18° secolo la testa di marmo era un oggetto molto popolare. Johann Joachim Winckelmann, Johann Wolfgang von Goethe, Friedrich Schiller o Wilhelm von Humboldt vedevano in Giunone Ludovisi l'epitome di quella che era intesa come idealità greca. Wilhelm von Humboldt scrisse anche un sonetto ispirato a Giunone Ludovisi, ma non fu l'unico. Dalla fine del XIX secolo, tuttavia, l'interpretazione della testa come Giunone iniziò a essere messa in discussione. Oggi è principalmente vista come Antonia Minor (36 a.C. – 37 d.C.), membro della dinastia giulio-claudia. Era la madre dell'imperatore Claudio e la nipote di Augusto. Si ritiene che si sia lasciata ritrarre come un'Era idealizzata. Le immagini di monete di Antonia e una testa simile ritrovate nell'estate del 2003 supportano questa ipotesi, che è ancora contestata (Wikipedia). Nella parte inglese del parco, la scultura costituisce la conclusione di una moltitudine di assi visivi, la cui monumentalità provoca un effetto quasi ipnotico.
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Purtroppo (ora) da esplorare solo con i biglietti, ma un must per chi trova una cosa così bella
30 giugno 2021
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