La prima tappa del Sentiero Italia in Sicilia inizia dal porto di Trapani e fin da subito ti fa immergere nell’incredibile atmosfera sicula. Attraversa il centro cittadino e inerpicati verso il Pizzo Argenteria (321 m). Di tanto in tanto, ti consiglio di fermarti qualche minuto per prendere fiato e ammirare… leggi altro

Riparti dal cuore di Erice, costeggia le antiche mura del paese fino a raggiungere il Quartiere Spagnolo e la Porta Castellammare, poi prosegui in direzione della chiesa di Sant’Ippolito. Una lunga discesa ti conduce a Bonagia. Imbocca il percorso ciclo-pedonale che corre lungo la costa fino a Baia Cornino… leggi altro

La tappa di oggi è piuttosto semplice e non richiede un grande sforzo fisico. Ciò ti permette di godere a pieno delle bellezze artistiche, naturali e paesaggistiche che incontrerai lungo il percorso.



Da Custonaci dirigiti verso il Parco Cerriolo, da dove puoi ammirare una vista strepitosa sulle Baie di… leggi altro

La tappa di oggi si sviluppa nel cuore della meravigliosa Riserva Naturale dello Zingaro, uno scrigno di bellezza unico in Sicilia. Quest’area protetta venne istituita negli anni Ottanta per impedire la costruzione di una strada litoranea, che avrebbe deturpato l’ambiente oltre a causare un danno irreparabile… leggi altro

Saluta il mare di Scopello e mettiti in cammino. Oggi il percorso è piuttosto impegnativo, ma non perderti d’animo, perché ti regalerà bellissime sorprese.



Dirigiti verso l’entroterra siculo e imbocca il sentiero che corre alla base del Pizzo Varili (510 m); raggiungi con diversi saliscendi prima Visicari… leggi altro

Riparti da Calatafimi Segesta e ripercorri a ritroso l’ultimo tratto della tappa precedente fino al sito archeologico. Da qui segui la strada provinciale fino a raggiungere le Terme Segestane, conosciute anche come Polle del Crimiso, da cui sgorga acqua calda. Concediti un attimo di relax, poi rimettiti… leggi altro

La settima tappa si sviluppa nell’entroterra siculo e passa a breve distanza dal Lago Poma, un bacino artificiale nato dallo sbarramento del fiume Jato. Mentre cammini guardati bene intorno, potresti avvistare aironi, rapaci e tante altre specie di uccelli. Anche la flora è piuttosto rigogliosa: il verde… leggi altro

Lascia la Masseria Dammusi e segui il sentiero sterrato che passa sotto le pendici del Pizzo Aiello (930 m) e del Pizzo Mirabella (1.165 m). A questo punto, dirigiti verso il colle dove si trova l’interessante Grotta del Garrone. Questo valico mette in comunicazione la Conca d’Oro, rinomata per la coltivazione… leggi altro

Lascia alle tue spalle Piana degli Albanesi e dirigiti verso le sponde del lago omonimo. Questo bacino venne creato con lo sbarramento del fiume Belice e per anni servì ad alimentare una centrale idroelettrica. Prosegui in direzione di Santa Cristina di Gela, poi prepara le gambe in vista della salita… leggi altro

La tappa di oggi ti conduce nel cuore della Riserva Naturale Orientata del Bosco di Ficuzza, istituita nell’anno Duemila per proteggere il grande patrimonio naturalistico di quest’area. Lungo il cammino, infatti, puoi imbatterti in numerose specie floreali e animali, ma non mancano anche querce, lecci… leggi altro

Riparti da Ficuzza e immergiti nuovamente nella vegetazione della Riserva Naturale Orientata del Bosco di Ficuzza. Ti consiglio di fare una brevissima deviazione dal percorso per raggiungere il Pulpito del Re, un originale trono scavato nella roccia dal quale, si mormora, Ferdinando III Borbone amasse… leggi altro

Riparti dal centro di Cefalà Diana e dirigiti verso il suo castello di origine normanna, posto in una posizione dominante dalla quale si ha un bellissimo panorama sull’entroterra. Scendi a Villafrati e imbocca il sentiero che corre ai piedi del Pizzo Avvoltoio. Un lungo saliscendi ti conduce sulla cima… leggi altro

La tredicesima tappa del Sentiero Italia è piuttosto impegnativa, quindi ti consiglio di partire di buon'ora e di affrontarla con calma, godendo di ciò che di bello incontrerai. Procedi in direzione del Monte Rotondo e del Cozzo Maragliano; all’orizzonte, tra i diversi avvallamenti, puoi intravedere… leggi altro

Lasciati alle spalle Montemaggiore Belsito e dirigiti verso la Selletta Fondo Soprano: ti trovi ufficialmente nell’incantevole Bosco del Cardellino, che ospita ampi campi aperti, sugherete, boschi di querce, lecci e molte altre specie arboree. Affianca le grandi piantagioni di ulivi secolari e addentrati… leggi altro

La tappa di oggi è piuttosto impegnativa e ti conduce in uno dei luoghi più belli della Sicilia: il Parco delle Madonie. Quest’area protetta venne istituita nel 1989 per proteggere tutte le specie animali e vegetali presenti sul territorio. Raggiungi il Rifugio Valle della Giumenta e concediti una pausa… leggi altro

Riparti da Piano Battaglia, inoltrati nel Vallone Faguara e procedi in direzione della Portella di Mele. Passa sotto la vetta del Cozzo del Filatore (1.693 m) e, una volta raggiunta la cresta del Monte San Salvatore, tralascia il sentiero per la vetta e procedi in discesa. Lungo il cammino ti si parano… leggi altro

Riparti da Petralia Sottana e dirigiti verso l’antico acquedotto romano di Petralia Soprana. Ormai è ridotto a qualche rudere, ma in passato serviva a portare l’acqua della fonte Savochella in paese. Questa tappa, come le due precedenti, si sviluppa quasi interamente all’interno del Parco delle Madonie… leggi altro

La tappa di oggi è piuttosto lunga, quindi gambe in spalla e si parte! Lascia il centro abitato di Gangi e vai a Contrada Rainò. Prosegui in direzione del Monte Ferrante (1.176 m), facilmente individuabile, poiché la sua cresta ospita un importante impianto eolico. Imbocca il sentiero che conduce alla… leggi altro

Riparti dalla Sella del Contrasto e immergiti nel cuore pulsante del Parco dei Monti Nebrodi. Quest’area protetta venne istituita nel 1993 e serba al suo interno elementi di grande pregio naturalistico e geologico, oltre ad una flora rigogliosa. Cammina sotto alle vette più alte e importanti dell’Appennino… leggi altro

Lasciati alle spalle la Portella dell’Obolo e segui il sentiero che conduce alla Portella Cardazze. Una salita leggera e costante ti conduce in vetta al Pizzo Fau, a 1.686 metri d’altitudine. Continua il lungo saliscendi che ti fa dapprima aggirare prima il Colle della Maduna, poi il Pizzo Fauda e infine… leggi altro