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Percorsi ciclabili a lunga distanza

Lo sciabordio delle onde – viaggio in Portogallo lungo l'Atlantico

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Lo sciabordio delle onde – viaggio in Portogallo lungo l'Atlantico

Angela Pulliero

Lo sciabordio delle onde – viaggio in Portogallo lungo l'Atlantico

Cicloturismo – Raccolta by Angela Pulliero

15 Tour

58:23 h

954 km

8.500 m

Questo viaggio nasce dall’amore per l’oceano e per un Paese, il Portogallo, in cui ho vissuto per anni e che nel 2020 ho dovuto lasciare in fretta e furia. Nell’estate del 2022 sono tornata assieme a Flavio, il mio compagno, per un viaggio in bicicletta che mi permettesse di salutare i luoghi e le persone a cui ho voluto molto bene. Ma se nel pianificare questo itinerario sono stata mossa da una buona dose di saudade (un sentimento affine alla nostalgia, in lingua portoghese), ho voluto lasciare ampio spazio anche alla curiosità, decidendo di passare per angoli del Portogallo mai visti prima.

Ne è risultato un percorso che attraversa il Portogallo da nord a sud, da Valença, sul confine con la Galizia, all’Algarve. L’itinerario rimane quasi sempre vicino al mare e segue perlopiù il tracciato dell’Eurovelo 1, ma fa una deviazione verso l’entroterra rurale seguendo il corso del fiume Lima, per poi includere un pezzettino di Cammino portoghese di Santiago e tornare all’oceano in corrispondenza di Porto. Se deciderai di intraprendere anche tu questa avventura sappi che troverai paesaggi molto vari: lunghe spiagge di sabbia deserte (persino in agosto), alte scogliere, villaggi di pescatori in cui si mantengono tradizioni secolari, imponenti fiumi, parchi naturali incantevoli, come quello di Arrábida e della Costa Vicentina, meravigliose città, tra cui Porto, Aveiro e Lisbona.

Il nostro itinerario registrato finisce a Odeceixe, ma nella traccia completa aggiungo il tratto che porta a Sagres, che ho percorso durante un altro viaggio in bici nel 2020. A Sagres fermano gli autobus diretti a Lisbona. La traccia completa presenta un’altra modifica rispetto ai Tour registrati. Usciti da Sines, l’Eurovelo 1 fa percorrere un tratto di autostrada (A26-1), che a noi è sembrato un po’ troppo pericoloso. Ho dunque preferito offrirti l’alternativa che passa per Santiago do Cacém e Cercal do Alentejo proposta nel sito della Rota Vicentina, dove si trova una traccia che collega Lisbona a Faro. In questo modo avrai la possibilità di visitare i paesaggi tipici dell’Alentejo.

Per questo viaggio abbiamo usato una monstercross e una mountain bike anni Novanta ristrutturata. Abbiamo allestito entrambe le bici con portapacchi posteriore e borse laterali. Indecisi sui copertoni da usare, abbiamo optato per quelli tassellati, che sono stati perfetti per i primi giorni, ma decisamente eccessivi per i lunghi tratti su asfalto. Dei copertoni tuttofare con la parte centrale liscia e qualche tassello laterale sarebbero stati perfetti.

Abbiamo dormito quasi sempre nei campeggi. In Portogallo ce ne sono molti e di solito sono spartani, ma puliti ed economici. Avevamo con noi un fornello da campeggio e abbiamo alternato le nostre pastasciutte ai piatti offerti dalle tascas portoghesi, piccoli ristoranti a gestione familiare dove le porzioni sono abbondanti e i prezzi bassi. Del resto, la gastronomia lusitana non è da trascurare: ti consiglio ad esempio di assaggiare i piatti a base di baccalá, preparato in tanti modi diversi, il pesce fresco grigliato (di solito orate, branzini o sardine), le vongole e i gamberi alla bulhão pato (in un sugo molto agliato), ma anche i formaggi e i vini locali.

Se ti piace l’idea di immergerti nella cultura portoghese, pedalare lungo l’oceano e magari fare un po’ di surf, sappi che il clima portoghese permette di viaggiare in bici durante tutto l’anno. L’estate, a eccezione di qualche giornata caldissima, è mitigata dalla vicinanza all’oceano e lo stesso si può dire per l’inverno, mai troppo freddo. Tieni conto, però, che il clima oceanico implica anche repentini cambiamenti delle condizioni meteorologiche e, soprattutto in primavera e autunno, piogge abbondanti. Queste terre, poi, sono costantemente accarezzate dal vento, che in alcune giornate può soffiare con gran forza. Spesso c’è Nortada, vento da Nord, perciò ti sconsiglio di percorrere l’itinerario in direzione opposta a quella qui consigliata.

Per raggiungere il punto di partenza, tornare da quello di arrivo o saltare qualche tappa, puoi contare sugli autobus della Rede Expresso: rede-expressos.pt/en
È possibile caricare la bicicletta nel vano bagagli degli autobus, a patto che sia imballata. Noi abbiamo smontato le due ruote, abbassato la sella, fermato il manubrio con delle fascette e inserito il tutto in due sacchi da 120 litri.

Nelle descrizioni dei Tour trovi il racconto del viaggio e qualche informazione pratica per aiutarti a organizzare il tuo. Boa viagem!

Vedi sulla mappa

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Cosa aspetti a partire? Dai forma alla tua avventura e pianifica il percorso a tuo piacere basandoti sul Tour qui sotto.

Viaggio in Portogallo da Valença a Sagres

1.009 km

8.090 m

8.100 m

Ultimo aggiornamento: ‪18 aprile 2024

Tour

  1. Tappa 1: Da Valença a Caminha – Viaggio in Portogallo

    02:12
    33,7 km
    15,4 km/h
    220 m
    250 m

    Siamo arrivati a Valença, il nostro punto di partenza, nel pomeriggio inoltrato, dopo aver trascorso circa sei ore nell’autobus che collega Lisbona a Monção. Abbiamo quindi programmato una tappa breve, giusto il tempo di raggiungere l’oceano e piantare la tenda con le ultime ore di luce.

    

    Valença è stata

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  2. Usciti dalla tenda ci siamo nuovamente trovati avvolti da una fitta nebbia proveniente dall’oceano, che tuttavia ha reso ancora più suggestiva la vista sulla lunga spiaggia di Caminha. Il mare era insolitamente calmo e l’acqua turchese si estendeva a perdita d’occhio. Mi ha sempre emozionata osservare

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  3. Registrati e scopri luoghi come questo

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  4. 05:25
    79,0 km
    14,6 km/h
    1.020 m
    1.040 m

    Attraverso campi coltivati, boschi e piccoli paesi di campagna quasi disabitati abbiamo proseguito il nostro Cammino portoghese di Santiago in senso inverso fino a Porto. Abbiamo incrociato il passo di molti pellegrini e pellegrine, il cui passaggio è diventato importante per l’economia di queste zone

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  5. Usciti dalla città a scacchiera di Espinho, siamo entrati in un ambiente naturale unico, la Barrinha di Esmoriz. Si tratta di una laguna di quasi 400 ettari che offre rifugio a numerose specie faunistiche locali e agli uccelli migratori. Un sistema di lunghe passerelle di legno permette di attraversarla

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  6. Questo è stato il giorno in cui abbiamo battuto il record per i tempi di smontaggio della tenda e probabilmente anche per velocità sulle due ruote. Avevamo infatti deciso di andare a visitare Aveiro e volevamo prendere l’ultimo ferryboat prima della pausa di due ore tra una corsa e l’altra.

    Se vuoi un

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  7. La sesta tappa è stata la più lunga del nostro itinerario, perché volevamo avvicinarci il più possibile al punto in cui il giorno dopo avremmo incontrato degli amici di Lisbona. È stata anche tra le più suggestive.

    

    Appena usciti dalla località balneare di Praia de Mira abbiamo imboccato una strada in

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  8. Questa è stata invece la tappa più breve del viaggio, giusto una ventina di chilometri per incontrare i nostri amici, prendere qualche onda con la tavola da surf, cenare in compagnia e festeggiare il compleanno di Irene.

    

    Il percorso è coinciso con un lungo rettilineo su una pista ciclabile parallela

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  9. Anche l’ottava tappa è stata breve. Stavolta perché l’obiettivo era raggiungere Nazaré, dove un nostro amico arrivato dall’Italia, Alessandro, ci avrebbe raggiunti per proseguire il viaggio con noi.

    

    Siamo dunque arrivati presto alla meta e dopo aver montato la tenda ci siamo riposati a Praia do Norte

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  10. Da questo momento in poi abbiamo proseguito in tre, con Alessandro pieno di entusiasmo per l’inizio del suo primo viaggio in bici.

    

    Da Nazaré inizia una bella salita che porta sul crinale di una collina. Da qui la vista su Nazaré e il suo litorale meridionale è mozzafiato. La strada segue sempre la linea

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  11. Lasciata a malincuore la paradisiaca Laguna di Óbidos, abbiamo pedalato lungo una serie di sterrati, passando per artificialissimi resort a poca distanza dalle capanne dove la vita nei campi sembra rimasta immutata da secoli.

    

    Siamo così arrivati a Peniche, altra nota meta per chi ama cavalcare le onde

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  12. La stanchezza aveva iniziato a farsi sentire e il giorno dell’undicesima tappa ho dimenticato di iniziare a registrare appena salita in sella. A questo Tour, infatti, mancano i primi chilometri dal campeggio di Ericeira. In ogni caso, non ci sono alternative alla statale e trovi il percorso completo

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  13. La dodicesima tappa è stata forse la più dura. Se al Nord avevamo trovato tempo freddo, scendendo verso Sud abbiamo avvertito le condizioni metereologiche cambiare drasticamente. Quel giorno l’aria era rovente.

    

    Abbiamo preso il ferryboat e pedalato lungo la ciclabile che porta a Caparica per poi imboccare

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  14. Smontata la tenda in gran velocità, siamo corsi a Setúbal per prendere il ferryboat ( atlanticferries.pt/en ) che porta alla penisola di Troia, una sottile striscia di terra che separa il mare dall’estuario del fiume Sado. Durante la traversata non è raro avvistare i delfini, che qui vivono stabilmente

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  15. Abbiamo lasciato la Laguna di Santo André con l’idea di tornarci quando avremo bisogno di una vacanza rilassata. Attorno alla laguna c’è un vasto parco naturale in cui fare lunghe passeggiate tra dune, pinete e spiagge.

    

    Superata Sines, con la sua prepotente area industriale, abbiamo seguito il percorso

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  16. L’ultimo giorno di viaggio siamo stati nuovamente avvolti dalla nebbia, esattamente come il primo. È stato buffo e ci abbiamo scherzato a lungo, perché la prima parte della quindicesima tappa è tra le più panoramiche dell’intero itinerario. Solo che la visibilità era molto scarsa!

    

    A Cavaleiro ci siamo

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La Raccolta in numeri

  • Tour
    15
  • Distanza
    954 km
  • Durata
    58:23 h
  • Dislivello
    8.500 m

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