Il Giroparco del Gran Paradiso è un itinerario di otto tappe che si sviluppa interamente nel Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Devi sapere che per molti anni questi luoghi furono il punto riferimento per la caccia allo stambecco, oggi simbolo del parco. All’inizio dell’Ottocento questo ungulato si era ormai estinto sull’arco alpino francese, italiano, sloveno e austriaco; si contavano solo un centinaio di capi nella piccola area sotto le pendici del Gran Paradiso. Nel 1821 Carlo Felice di Savoia impose il divieto di caccia. Ovviamente questa legge non valeva per tutti: i componenti della famiglia reale potevano continuare indisturbati a fare le loro amate battute. Fu Vittorio Emanuele II nel 1856 a istituire la “Riserva Reale di caccia”. Nel 1919 Vittorio Emanuele III cedette il territorio allo Stato con l’auspicio che venisse istituito un Parco Nazionale per la salvaguardia delle specie animali e vegetali. Questo suo desiderio si avverò il 3 dicembre 1922 quando nacque il primo parco d’Italia: il Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Seguendo il percorso del Giroparco camminerai lungo le mulattiere che collegavano le diverse residenze di caccia e che ti condurranno su colli con ampie vedute sulle valli Soana e Orco.

Non mancheranno piccole cappelle e santuari maestosi, borgate abbandonate e piccoli borghi suggestivi. Di giorno potrai rilassarti sulle sponde dei laghi alpini e la sera perderti tra i pensieri sotto una coperta di stelle luccicanti.

Il padrone di casa, lo stambecco, si farà sicuramente ammirare e fotografare in pose regali.

Il percorso parte dal parcheggio sotto al Rifugio Città di Chivasso, sul Colle Nivolet, e si conclude al Rifugio Dondena. Per motivi logistici, l’ultima tappa di questa Raccolta si concluderà a Champorcher.

Porta con te un sacco a pelo, poiché trascorrerai alcune notti presso bivacchi, rifugi non gestiti o posti tappa GTA (Grande Traversata delle Alpi). Ti consiglio di far scorta di barrette e cibi che occupano poco spazio, ma danno la carica: il percorso si sviluppa in alta montagna o in piccoli paesini dove non si trovano negozi alimentari. Attrezzati con indumenti traspiranti e antipioggia, qualche capo caldo, bastoncini e scarponi robusti.

Il periodo migliore per percorrere il Giroparco va dalla metà di giugno alla metà di settembre.

Se hai intenzione di dormire in tenda, sappi che puoi farlo solo se ti fermi nelle aree appositamente attrezzate. Il campeggio libero e il bivacco sono vietati su tutto il territorio del Parco. I bivacchi sono consentiti solo in caso di emergenza, quando ci si trova in luoghi lontani dai rifugi o se quest’ultimi non possono dare ospitalità perché al completo.

Per raggiungere Il colle del Nivolet il Parco mette a disposizione un servizio navetta con partenze sia da Noasca che da Ceresole Reale. Questi ultimi due paesi sono raggiungibili in bus da Torino. Trovi maggiori dettagli qui: pngp.it/nivolet/come-arrivare/orari-navette. Da Champorcher puoi prendere il bus per la stazione di Pont-Saint-Martin con cambio a Hône. Il treno, poi, ti riporterà a Torino.