Il Mont Ventoux è anche conosciuto come “Monte Calvo", a causa dell'assenza di vegetazione sulla sua cima. Per lo stesso motivo, gli anglofoni la chiamano “montagna della luna". Molti credono erroneamente che il nome Ventoux (che significa “ventoso”) derivi dal fatto che il vento è molto forte in questa zona (l’ho creduto anche io per anni). A quanto pare non è esattamente così. Sembra che il suo nome derivi infatti da ventur, che in lingua occitana significa “colui che si vede da lontano”. Infatti il sole, riflettendosi sulle pietre calcaree bianche di questo monte, ne fa scintillare la vetta in modo da renderlo visibile anche da centinaia di chilometri di distanza.

Il Mont Ventoux è un vero e proprio luogo di culto per il ciclismo. E in effetti, questa mitica montagna è stata per secoli considerata sacra. Ciò che affascina maggiormente è la sua fisionomia. I suoi versanti sono talmente diversi che non sembrano appartenere alla stessa montagna. Il versante meridionale, ad esempio, è incredibilmente rigoglioso, con dolci pendii costellati di alberi da frutto, vigneti e incantevoli borghi. Il lato settentrionale invece è più aspro e selvaggio, in particolare la bellissima valle di Toulourenc. I suoi villaggi isolati sembrano incastonati come gioielli nella roccia. Numerosi fiumi attraversano le sue valli, a volte formando impressionanti canyon. Le gole del Nesque sono le più famose, ma ce ne sono anche altre meno conosciute, come quelle dell'Ouvèze, del Toulourenc o dell'Aulan.

Questa montagna non manca di mostrare la sua eccezionalità anche a livello climatico. Percorrendo i 130 chilometri di questo percorso, quando sarai in quota non potrai fare a meno di notare il clima alpino, seppur temperato dall’influenza del Mediterraneo.

Ovunque tu volga lo sguardo, il Gigante della Provenza è lì, onnipresente, che sembra osservarti. Questa Raccolta è stata pensata per rendere omaggio a questa montagna magica.

Durante queste tappe, passerai per i tre villaggi di Bédoin, Malaucène e Sault, da cui iniziano le tre diverse ascese verso la vetta. Se sei in cerca di una vera sfida, puoi fare tutte e tre le salite in un solo giorno ed entrare a far parte del ristretto club dei fanatici del Ventoux, il cui motto è: “Non è folle chi sale al Ventoux, ma è molto folle chi ci ritorna”.

clubcinglesventoux.org

Il Tour del Ventoux non è particolarmente impegnativo, in quanto il chilometraggio giornaliero non supera mai i 50 chilometri. Certo, è presente del dislivello, ma nel complesso ogni tappa risulta fattibile anche per le cicliste e i ciclisti senza troppa esperienza. Il modo ideale per percorrere questo itinerario è in bikepacking. In questo modo, qualora poi intendessi affrontare dell'ulteriore salita in una tappa extra, potrai rimuovere le borse per avere un assetto più leggero e stradale.

I posti descritti in questa Raccolta sono piuttosto frequentati, soprattutto da chi ama il ciclismo. Non avrai difficoltà a trovare cibo e alloggio. Sono molti anche i negozi e le officine per biciclette, nel caso in cui tu abbia bisogno di riparazioni o assistenza. Questa avventura è inoltre adatta a tutte le tasche: puoi decidere di dormire in campeggio, di soggiornare in hotel o persino di concederti una pensione di lusso. Puoi intraprendere questa avventura durante tutto l'anno, poiché il clima è piuttosto mite anche in inverno.

Per raggiungere il punto di partenza di questo anello, puoi prendere l'autobus numero 4, che collega la stazione ferroviaria di Orange al centro di Vaison-la-Romaine.

Per concludere, un piccolo consiglio di lettura: procurati la piccola raccolta “Ascesa al Monte Ventoso" di Francesco Petrarca. Lo scrittore, poeta e umanista fiorentino del XIV secolo fu il primo a scrivere di questa montagna, oggi vero e proprio luogo di culto per chiunque ami la bicicletta.

Buon Ventoux!