L’Alta Via dei Re è un percorso a tappe nelle Alpi Marittime, alla scoperta dei luoghi un tempo frequentati da Casa Savoia. Questa traversata percorre in lungo e in largo il Parco Naturale Alpi Marittime, un parco regionale nato nel 1995 dalla fusione del Parco Naturale dell'Argentera con la Riserva del Bosco e dei Laghi di Palanfré. Questo territorio comprende le Valli Gesso, Stura e Vermenagna. Si estende dal Colle della Maddalena al Colle di Tenda e confina per ben 35 chilometri con il Parco Nazionale del Mercantour, con cui è gemellato dal 1987.

Prima di partire per questo lungo trekking, è bene fare un salto indietro nel tempo e capire cosa lega Casa Savoia alla Valle Gesso in particolare. Tutto ebbe origine quando nell’agosto del 1855 Vittorio Emanuele II di Savoia si recò ad Entracque e rimase folgorato dalla bellezza di questi luoghi, ma soprattutto dalla grande abbondanza di camosci e stambecchi da cacciare. Nel 1857 venne istituita la Riserva Reale di Caccia di Valdieri ed Entracque. Di conseguenza tutta la Valle Gesso vide la nascita di palazzine, ricoveri e mulattiere utili per gli spostamenti e i soggiorni dei Savoia. Questi luoghi non offrivano solo divertimento, ma erano anche un luogo salubre grazie alla presenza di acque termali a Terme di Valdieri.

L’arrivo di Casa Savoia arricchì le tasche dei comuni della valle e diede lavoro a molti valligiani. Questi ultimi vennero coinvolti nella costruzione e nella manutenzione delle palazzine di caccia e dei sentieri oppure arruolati nella servitù. Insomma, la loro presenza creò un forte indotto su tutto il territorio.

Con l’inizio della Seconda guerra mondiale i rapporti tra la casata e la valle vennero meno e con l’affermarsi della Repubblica, dopo il referendum del 1946, cessarono del tutto. Solo nel 1980 venne istituito il Parco Naturale Regionale dell’Argentera sui vecchi territori della Riserva di Caccia Reale, iniziativa volta a garantire la sopravvivenza dei camosci e la reintroduzione degli stambecchi.

L’Alta Via dei Re parte da Sant’Anna di Valdieri e termina a San Giacomo di Entracque. È bene tenere a mente che questo trekking, adatto ad escursionisti esperti, si sviluppa in alta montagna tra vette che superano i 3.000 metri di altitudine e laghi alpini. È importante quindi programmarlo tra metà luglio e metà settembre, poiché la neve sui passi più alti permane anche ad estate inoltrata. È necessario controllare spesso le previsioni meteorologiche, poiché partire con cattive condizioni potrebbe essere molto pericoloso.

Tutte le tappe si concludono presso rifugi gestiti, dove potrai ricevere il trattamento di mezza pensione e, su richiesta, il pranzo al sacco per il giorno successivo. Prenota sempre i pernottamenti, perché i posti sono contingentati. Ricordati di portare con te il sacco a pelo o il sacco lenzuolo, un asciugamano e tutto il necessario per l’igiene personale. I rifugi mettono a disposizione coperte da utilizzare in caso di necessità.

Potrai raggiungere Sant’Anna di Valdieri da Cuneo in autobus con la linea 82. Tutte le informazioni su orari e tariffe le trovi qui: grandabus.it/orari-per-codice-linea. Cuneo dista poco più di un’ora di treno da Torino e la linea è gestita da Trenitalia.

Il parco offre un servizio navetta tra le località di partenza ed arrivo del trekking: parcoalpimarittime.it/visita/info-pratiche/la-navetta-del-parco. Nel parco è possibile bivaccare per un massimo di 48 ore montando la tenda un'ora prima del tramonto e smontandola al massimo un'ora dopo l'alba.