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That’s Amore Bikepacking

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That’s Amore Bikepacking

Francesco Bettini

That’s Amore Bikepacking

Raccolta by Francesco Bettini

5 Tour

23:01 h

467 km

7.780 m

That’s Amore Bikepacking è un viaggio in mezzo alla Sicilia percorrendo i posti più remoti e caratteristici dell isola sicilianaRipercorrendo la Sicilia nella sua parte più interna. Day 1:L’inaspettatoche ti coglie quando al tuo ordine di pensieri viene dato un calcio,obbligandoti ad un cartesiano dubbio metodico.
Ed allora un tranquillo trasferimento di 50km dall’aeroporto al punto di partenza diventa un viaggio tra villaggi abbandonati,racconti di cibo da strada e salite con tornanti che sembrano finestre su Palermo.
Qui siamo alloggiati in uno dei quartieri popolari e che dire:un giorno troverò le parole adatte per esprimer tutto.
Day 2:L’abbandono consapevole.Quando chiedo al signor Luigi cosa fosse Poggioreale prima dei ruderi rimasti,mi guarda,posa con calma il catino pieno di olive e sospira: “u’paradis”. Parla di quel posto con quella malinconia tipica di un essersi lasciati con ancora molto da dirsi,fare e vivere. Parla della piazza,della fontana dove si portavano i muli a lavare,sporchi dalla giornata tra i campi. Me lo racconta con quel brillare degli occhi che ti catapulta esattamente in quel posto,in quel momento,in quello stato d’essere.Mi saluta,con tanta cortesia da mettermi quasi in imbarazzo,indicandomi la strada “per quella nuova di la,che non è la stessa cosa”.
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Ho iniziato questo piccolo viaggio esattamente per questo tipo di immagini di vita da scoprire.
Oggi sono felice.
Day 3:Se lo vuoi te lo pigli,sennò stai qui. Parole di Ettore,ventisettenne siracusano,che a Mussomeli,sede di arrivo della seconda tappa,è come noi solo di passaggio.
Mi racconta della difficoltà di ritagliarsi degli spazi per potersi esprimere senza dover per forza andar via dalla sua città,da quella che lui chiama casa.
Mi racconta che a lui la Sicilia piace,che non avrebbe alcun motivo per andarsene perché “io troppo lontano dalla famiglia non ci so stare.”
E me lo dice con la stessa passione che ho assaporato nella ruralità di questi 100km odierni,tra campi coltivati strappati a colline impervie e paesi abbandonati ad un lontano ricordo e rinati poco dopo.
Mi racconta che per avere un futuro deve muoversi perché a raccogliere le olive lui non ci sta,che lavorare in nero non è vita e che “se vuoi davvero qualcosa alzi il culo e te lo vai a prendere senza pensarci”.E ha ragione.Day 4:Per la stessa ragione del viaggio,viaggiare.Ci sono giornate in cui farsi domande non è necessario,nemmeno ragionare a livelli di pensiero troppo profondi.
Ciò che serve è una bicicletta carica,la mente sgombra,una macchina fotografica usa e getta (che tanto le foto non le so fare,quindi quella mi basta) e lasciarsi andare a ciò che succede,godendoti anche un cavalcavia sul provinciale verso Enna per il semplice fatto che ciò che sei è questo,e ne sei grato.
Ed un amico. Ho lanciato parole al vento,che almeno lui ha saputo ascoltare con la sincerità che si chiede a chi ti conosce l’anima.
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.
Ovla kon ascovi
Me gava palan ladi
Me gava
Palan bura ot croiuti
(Sarà chi rimane
Io seguirò questo migrare
Seguirò
Questa corrente di ali)
Day 5:Fermati. Ho intrapreso questo piccolo viaggio per una richiesta che mi veniva da dentro da tempo: fermati Federico.
Un bisogno di sentirsi vivo tornando a eliminare il contesto per concentrarmi su di me,perché a trent’anni hai anche questo tipo di necessità.
Nessuna gara,nessuna sfida: partire con la voglia di tornare in serenità con te stesso,sistemando pezzi di un puzzle che la frenesia stava mischiando a velocità troppo elevata per poterli riordinare.E cosa meglio di un itinerario tra terre e persone legate dal comune denominatore di solitudine,gentilezza e passione? La macchina usa e getta?
Mi ricordava le vacanze al mare dell’infanzia,tu

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Tour e Highlight

  1. Giorno 0

    02:19
    47,2 km
    20,4 km/h
    580 m
    580 m
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  2. 07:01
    143 km
    20,4 km/h
    2.490 m
    2.320 m
  3. Registrati e scopri luoghi come questo

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  4. 04:00
    76,3 km
    19,0 km/h
    1.540 m
    1.360 m
  5. Centro storico Burgio

    Highlight – Cicloturismo

    Il nome Burgio deriva dall'arabo burg che significa "torre".

    Il paese venne fondato dagli Arabi che costruirono sul posto una torre militare tutt'oggi visibile. Questa torre fu conquistata dai Normanni nel secolo XI e venne da questi attivamente utilizzata.
    Tipici sono i dolci caserecci (cannoli) di Burgio. Caratteristiche sono le ceramiche dipinte a mano con colori tipici giallo e verde e le campane in bronzo, gli oggetti in legno e i ricami.

    Suggerimento by Marco

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  6. Lucca Sicula

    Highlight – Ciclismo su strada

    Lucca Sicula ha una storia simile a molti altri paesi siciliani del Seicento. A quel tempo, infatti, per sedere nel parlamento siciliano era necessario essere titolari di un feudo popolato. Fu così che Francesco Lucchesi Palli favorì la creazione di questo abitato, a cui diede il nome di Lucca essendo originario della Lucca che si trova in Toscana. Per attrarre la popolazione veniva offerto a dei coloni un appezzamento di terra che potevano sfruttare a loro piacimento pagando però un canone alla proprietà. Il paese venne chiamato Lucca Sicula solo nel 1863 dopo l'unità d'Italia. L'impianto urbanistico è quello a scacchiera tipico del Seicento. Dello stesso periodo è la chiesa Madre costruita sempre nell'interesse del Barone Lucchesi Palli per conferire al villaggio lo status di feudo popolato.

    Suggerimento by guido gazzaniga

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    Caltanissetta centro

    Highlight – Cicloturismo

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  8. Enna

    Highlight – Cicloturismo

    Grazie alla sua posizione arroccata facilmente difendibile Enna fu soprannominata dai Romani "urbi inexpugnabilis" ovvero "città inespugnabile". Ma non è il solo appellativo latino dato a questo abitato, forse più conosciuta è la dicitura "umbilicus Siciliae" ovvero "ombelico della Sicilia". Enna infatti si trova nel centro geografico dell'isola, centro sul quale è stato eretto l'obelisco della Chiesa di Montesalvo. Enna sorge su uno dei rilevi calcarei e arenaci che compongono la catena dei Monti Erei, il versante settentrionale di questo rilievo è il più ripido ed è coperto da boschi mentre quello meridionale, più dolce, è dove si sviluppa la città. La fortuna di Enna deriva anche da cinque sorgenti che hanno favorito lo sviluppo dell'abitato fin dai tempi più antichi.

    Suggerimento by guido gazzaniga

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La Raccolta in numeri

  • Tour
    5
  • HIGHLIGHT
    4
  • Distanza
    467 km
  • Durata
    23:01 h
  • Dislivello
    7.780 m

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