Raccolta by Manivelle
5 Tour
46:46 h
479 km
10.030 m
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Une itinérance en autonomie, entre Marseille et le col du Sommeiller, à l’invitation et sur un tracé original de Sims Teuteul ( Bonus : Adrien Zammit )
Riders : Sims Teuteul / Adrien Zammit / Didier Caillou / Matthieu Lifschitz Manivelle
Réalisée du jeudi 14 au lundi 18 octobre 2021
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Photos : Sony A7RIII + focale fixe FE 1,8/55
—À l’origine était une discussion, un projet, presque concrétisé, entre Simon et Alister McKee. Les aléas de la vie et la pandémie auront eu raison temporairement de ce rêve, jusqu’à ce que Simon décide de le relancer en montant notre petite équipe. Ne nous mentons pas, nous avons pour beaucoup d’entre nous, l’amour des gros chiffres. Comment dès lors résister à la tentation de passer au dessus des 3000 m. d’altitude, à vélo bien entendu, et en partant de la maison ?
Marseille dispose d’un célèbre marégraphe nous situant précisément au niveau zéro de la mer. De là, nous écumerons les petites routes et pistes provençales, puis alpines, pour rejoindre à grandes enjambées de massifs se faisant de plus en plus imposants, le col du Sommeiller, culminant à tout juste 3000 m.—Nous n’avons pas d’objectif particulier à tenir. Le programme est ambitieux mais nous avons le temps.
Oui, mais non.
Une fois encore, la météo trouve son mot à dire. Pas un gros mot, mais elle nous annonce les orages pour mardi. En haute montagne, sur une piste en cul-de-sac, au milieu d’un cirque menant au glacier à 3000 m. d’altitude, en plein mois d’octobre, ça coupe immédiatement toute envie de défiance.
Nous synchronisons nos montres pour une ascension au plus tard lundi, quitte à prendre quelques raccourcis si nécessaire.—
Voici le carnet de bord, jour par jour, en premier commentaire de chaque tour :
Esfiltrazione.
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Classico: districarsi nel traffico per uscire dal centro cittadino. Attraversare la parete dello Chemin de Mimet, pesantemente carico, è ancora meno scontato del solito, ma resta l'uscita più morbida e simbolica, da dove possiamo salutare la baia di Marsiglia alla sua sommità. Pochi terrapieni…
by Manivelle
Il campo.
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È qui che Adrien ha preparato una deviazione per noi, e che viaggio! La nostra salita avviene attraverso l'iconica D17. Una strada certo, ma che in pratica è una pista incredibile che si snoda sulle alture del Verdon.
Il primo fatto della giornata: sono totalmente all'oscuro. Mentre i miei tre…
by Manivelle
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Il rifugio.
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I nostri nuovi amici sono venuti a salutarci, accompagnati da due dei loro piccoli amici. Scodinzolante, pastore nelle vicinanze, niente panico. Ma rimaniamo prudenti. In caso di dubbio, sii cortese.
Anche dopo aver dormito benissimo, gambe nuove piene di energia e brio non si sono attaccate…
by Manivelle
L'approccio.
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Questo quarto passo doveva essere molto più ambizioso. Un passo a più di 2000 m., due grandi settori di ghiaia sul fianco della montagna e l'avvicinamento al Col de l'Échelle.
All'uscita del primo settore di carrareccia che ci porta all'altezza del lago di Serre-Ponçon, avviso i miei compagni…
by Manivelle
Il ghiacciaio.
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Quando ci svegliamo, siamo già a 1700 m. Ci restano 18 km di pista per aspettare i 3000 m. Vertice.
Se in alta stagione o nei fine settimana, questo cul-de-sac può essere molto affollato con 4x4 e moto, come il Col du Parpaillon, in un lunedì mattina con temperature negative, ci sono meno…
by Manivelle
Highlight – Cicloturismo (Segmento)
Incredibile salita:
Il circo è imponente, le sue rocce minacciose suscitano rispetto. La neve, visibile in alto, è magnetica.
La soddisfazione di raggiungere i 3000 m. di altitudine è immenso.
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Fai attenzione alle frane e al ghiaccio al mattino presto.
Ci siamo andati in autunno, durante la settimana, per evitare il traffico di 4x4 e moto che possono appesantire su una pista così singolare.
Suggerimento by Manivelle
Highlight – Cicloturismo (Segmento)
Notevole tracciato sulle alture del Verdon.
Suggerimento by Manivelle
Highlight – Cicloturismo (Segmento)
Dal lago Serre-Ponçon, un breve ma intenso valico stradale ci dà accesso ad una pista molto bella, che porta al rifugio Pierre Arnoux a 1300 m. altitudine. In mezzo al bosco, è un luogo ideale per bivaccare, vicinissimo al belvedere che si apre sul lago.
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